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Cronaca
23.09.20 - 11:460

Tutti in Ticino a caccia dell'idrossiclorochina

Arrivano da Como, Varese, Novara, Verbania (...) pur di acquistare il farmaco non autorizzato in Italia: "In Svizzera, per ora, è possibile distribuirlo"

TICINO – In Ticino è assalto alla Idrossiclorochina, farmaco al centro di numerosi dibattiti sulla sua utilità nei pazienti affetti da Covid-19. Trump e Bolsonaro ne hanno spesso incoraggiato l’utilizzato, nonostante gli avversi pareri di alcuni medici. E se l’Italia ha sospeso l’autorizzazione dell’idrossiclorochina, allora gli abitanti italiani si recano in Ticino per fare incetta di Plaquenil.

Pare – riporta La Repubblica – che dalla vicina Penisola arrivino direttamente con dei pulmini con il solo obiettivo di acquistare il farmaco. Da Novara a Vare, fino a Verbania e Como. Arrivano da tutte le parti per acquistare il farmaco al centro del dibattito.

Il quotidiano italiano ha intervistato una dottoressa di una farmacia in piazza della Riforma a Lugano. “Abbiamo – dice – una forte richiesta della molecola, ma alle persone che non l’assumono specificamente per malattie reumatologiche, vendiamo il prodotto di altro marchio, in questo caso “Hidroxychloroquine dottor EB”: 30 compresse da 200 mg in una confezione che costa 23 franchi. Il Plaquenil (Sanofi) lo distribuiamo invece ai pazienti che lo utilizzano nel loro piano terapeutico a 37,55 franchi”.

E ancora: "Noi diamo l’idrossiclorochina a chiunque, purché munito della ricetta. Fino ad oggi è così, poi domani chissà, potrebbero cambiare le norme anche qui da noi".

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