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Cronaca
11.02.21 - 14:200

Il Covid cambia anche le abitudini: adesso il 46% degli svizzeri va al lavoro in auto

Meno persone, sia da noi che in Europa, usano i mezzi pubblici. Nel 2020 un terzo degli elvetici ha rinunciato alle vacanze, il 44% di chi ci è andato è rimasto in Svizzera

BERNA - Nell’ambito dell’inchiesta annuale della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), il TCS e i suoi club partner europei hanno realizzato uno studio dal quale risulta che il coronavirus, nel 2020, ha cambiato le abitudini dei cittadini in fatto di mobilità.

Durante il tempo libero, i cittadini del nostro Paese hanno preferito visitare la Svizzera, tralasciando l’aereo e le destinazioni esotiche. Quotidianamente, per i loro spostamenti, gli Svizzeri e gli altri cittadini europei hanno scelto maggiormente l’automobile, a scapito dei rrasporti pubblici.

Nel 2020, il coronavirus ha cambiato le abitudini di tutti e il fenomeno si protrae anche in questo inizio 2021. Per conoscere con maggiore precisione gli effetti del Covid-19 sui  ambiamenti in fatto di mobilità, il TCS e vari altri club europei hanno svolto uno studio su questo tema, nell’ambito dell’Osservatorio europeo della mobilità della FIA. Dai suoi risultati emergono cambiamenti importanti.

44% delle vacanze in Svizzera

Delle persone interrogate in Svizzera, il 33% non è partito in vacanza nel 2020, contro il 16% nel 2019. Coloro che hanno scelto di spostarsi hanno cambiato radicalmente le loro abitudini: il 44% ha scelto nel 2020 di rimanere in Svizzera, contro solo il 25% nel 2019. Quasi il 23% ha deciso di viaggiare nei paesi limitrofi, contro circa il 35% nel 2019. Soltanto il 7%, sempre nel 2020, è partito per mete più lontane in Europa, contro il 26% nel 2019, mentre la parte di turisti che hanno deciso di viaggiare al di fuori del vecchio continente è scesa nel 2020 allo 0,6%, contro il 12% nel 2019.

La vettura è stata il mezzo di trasporto più popolare, è stata preferita infatti da quasi il 46% delle persone interrogate in Svizzera sulle loro vacanze nel 2020, contro il 36% nel 2019. L’aereo ha registrato una diminuzione sostanziale: soltanto il 7% degli interrogati lo ha scelto nel 2020, contro il 32% nel 2019.

A livello europeo, circa il 40% delle persone interpellate non sono partite in vacanza nel 2020, contro il 20% nel 2019. Tra coloro che sono partiti, l’84% ha scelto l’auto, contro il 66% nel 2019. Solo il 2% degli interrogati ha scelto nel 2020 di trascorrere le vacanze in un paese europeo non vicino o in un altro continente, contro il 18% nel 2019.

46% dei tragitti quotidiani casa-lavoro in automobile

La scelta del mezzo di trasporto dei cittadini svizzeri ed europei ha registrato un cambiamento nel 2020 a favore della mobilità individuale. Quest’ultima è stata scelta in Svizzera nel 2020 dal 61% delle persone interrogate, contro il 57% nel 2019. In particolare, il 46% di coloro che hanno risposto in Svizzera ha dichiarato di aver privilegiato, sempre nel 2020, la vettura per recarsi al posto di lavoro, contro il 44% nel 2019.

Questo fenomeno si conferma in Europa con, rispettivamente, il 74% e il 69%.

Parallelamente, in Svizzera la parte dei trasporti pubblici è diminuita in un anno dal 29% al 18% e dal 9% al 4% in Europa. 

La mobilità lenta invece, è aumentata solo leggermente, il 7% delle persone interrogate ha scelto nel 2020 di spostarsi in bicicletta, contro il 5,7% nel 2019. Stessa constatazione a livello europeo con, rispettivamente, il 4% e il 3%. Delle persone che hanno risposto, la proporzione che ha scelto di spostarsi a piedi nel 2020 è leggermente aumentata, salendo al 6,4%, contro il 5,5% nel 2019. In Europa, questa parte è salita nel 2020 al 7%, contro il 6% nel 2019.

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