BELLINZONA - Portare sostegno alle categorie con maggiori difficoltà e capire come stanno vivendo questo periodo: per Daniele Caverzasio, presidente del Gran Consiglio, è questo il senso di un ciclo di incontri con vari professionisti che si è aperto lunedì con la delegazione di GastroTicino.
Presso la sede luganese dell'associazione erano presenti Caverzasio, il Segretario generale Tiziano Veronelli, il presidente di GastroTicino Massimo Suter, il direttore Gabriele Beltrami e il responsabile dell’Ufficio Stampa & PR della Federazione esercenti albergatori Alessandro Pesce.
Il leghista ha commentato come sia emersa "la loro (degli esercenti, ndr) soddisfazione per l’ottima collaborazione con il Consiglio di Stato, che ringraziano per il dialogo aperto e schietto. Ovviamente per GastroTicino l’obiettivo più importante è la riapertura il prima possibile per gli associati", come si legge su La Regione.
D'altro canto, non mancano assolutamente i problemi. Suter e i suoi hanno toccato il tema delle start up, ovvero di chi aveva avuto il coraggio di aprire un'attività nel ramo per poi dover chiudere subito causa restrizioni, senza avere diritto ad aiuti. E oggi sui social ha ribadito le sue perplessità: "Attenzione a voler allungare la strada delle limitazioni, stiamo marciando con scarpe che già evidenziano segni palesi di usura..... Purtroppo i dati odierni sembrano confermare per l’ennesima volta che la ristorazione non è l’untore della società, mentre si delineano altre concause (aperture concesse ultimamente) ben meno mediatizzate e messe alla gogna. Pur essendo (tutto ciò, ndr) lapalissiano, si continua imperterriti con chiusure inspiegabili e contraddittorie. Questo non significa non tenere conto delle mutazioni del virus che attualmente preoccupano tutti noi, ma la chiusura ad oltranza nom può più essere l’unica strategia! Premesso ovviamente che, come vado ripetendo da un anno, la tutela della salute di tutti, compresi i nostri impiegati continua a rappresentare un obiettivo primario ed indiscusso, faccio un’ultima riflessione: stamattina in un’intervista radiofonica Garzoni ha candidamente annunciato che anche i vaccinati dovranno continuare a portare la mascherina. Bene, se il non portare la mascherina al ristorante risulta essere la discriminante per una non riapertura a breve, con questa dichiarazione noi quando riapriremo? Se si decidesse in maniera coerente, la risposta è: mai".
Nell'incontro è stato ribadito che il 20% delle attività legate al settore probabilmente non ripartirà al momento della riapertura. Non mancano infine serie difficoltà per gli albergatori, che possono tenere aperto ma certamente in condizioni non favorevoli.