LUGANO - Oggi scendono (di nuovo) in piazza gli autogestiti, con loro anche numerose personalità politiche. Si temono disordini e anche la Lugano commerciale non nasconde qualche dubbio.
Sono presenti infatti molti turisti. "Queste tensioni prolungate causano danni economici ai commercianti. Perché spingono turisti e clienti a non sentirsi accolti e sicuri in città: è anche una questione di immagine. Dunque, se la situazione non dovesse cambiare, è meglio prendere e andare da un’altra parte. Noi infatti non possiamo far altro che stare a guardare, tuttavia siamo infastiditi. Non possiamo essere ostaggio di un gruppo di persone", ha detto al Corriere del Ticino Mario Tamborini, segretario dell’Associazione via Nassa.
"Se le cose dovessero mettersi male, l’immagine di Lugano potrebbe uscirne danneggiata. Gli alberghi della città sono colmi di turisti. Turisti che sono venuti apposta a Lugano per godere della sua tranquillità, dei suoi servizi, della sua accoglienza. Non certo per assistere a brutte scene", ha aggiunto Michele Unternährer, presidente di GastroLugano.
La maggior parte dei commercianti non vuole chiudere, augurandosi comunque che non ci siano disordini.