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Cronaca
03.08.21 - 10:370
Aggiornamento: 06.08.21 - 17:18

Frontalieri e traffico: stop al cantiere sulla A9 e nella zona di Porlezza si pensa a trasporti pubblici via battello

I lavori per la messa in sicurezza delle gallerie Quarcino, Monte Olimpino e San Fermo causavano troppo caos sulle strade. Nei giorni del maltempo SNL e Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla hanno organizzato delle navette che sono piaciute

COMO/PORLEZZA - Gli automobilisti avevano sicuramente sospirato vedendo che Autostrade per l'Italia aveva deciso la messa in sicurezza delle gallerie Quarcino, Monte Olimpino e San Fermo: il cantiere sulla A9 ha da subito creato lunghe code, coinvolgendo frontalieri che vengono in Ticino a lavorare ed anche turisti.

Dopo la giornata infernale di ieri, però, Autostrade per l'Italia ha cambiato idea. Sospeso il cantiere, è stato spiegato che "il programma dei lavori sulle gallerie è stato valutato sulla base delle rilevazioni svolte sulla viabilità urbana nella giornata di oggi (ieri ndr), e programmate proprio per verificare gli effettivi impatti su tali itinerari. Sulla base di tali rilevazioni è emersa la necessità di valutare differenti opzioni di calendarizzazione". Dunque, rinviato a data da destinarsi e frontalieri che tirano un sospiro di sollievo.

Per chi viene in Ticino a lavorare i problemi sono nati anche dopo il maltempo dei giorni scorsi: per chi proviene da Porlezza e dintorni, Società navigazione Lago di Lugano e Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla hanno istituito delle navette gratuite ed ora stanno studiando le possibilità future di inserire corse di trasporto pubblico per chi lavora oltre confine.

“Sin dai primi minuti, quando abbiamo saputo della frana, ci siamo attivati", spiega il Vice Presidente dell’Autorità di Bacino del Ceresio, Piano e Ghirla, Giovanni Bernasconi. "Grazie alla consolidata collaborazione con SNL abbiamo valutato gli aspetti operativi, tecnici ed economici che le parti avrebbero dovuto sostenere e in meno di due ore, abbiamo concordato un piano di azione”. 

“La soluzione adottata nel momento dell’emergenza", continua Bernasconi, "a portato a delle riflessioni per implementare delle strategie a lungo raggio: un progetto strategico per il rilancio dei trasporti con i battelli della Navigazione Lago di Lugano da proporre ai lavoratori. Quella della scorsa settimana è stata un’azione in risposta a un evento eccezionale, ma è la dimostrazione di come si possa delineare una progettualità per il futuro, con l’introduzione di un servizio di mobilità integrata a supporto di una decongestione del traffico su strada”.

Le navette gratuite per coloro che erano rimasti a piedi a seguito della frana hanno registrato un’inaspettata affluenza motivata dai numeri: oltre 800 passeggeri nella prima giornata di disagio e circa 150 la mattina successiva, quando ormai la strada era stata ripristinata, liberata dai massi e resa nuovamente percorribile.

“Questa soluzione in risposta ad un’emergenza ha dimostrato l’utilità e la necessità di sviluppare un servizio regolare di trasporto pubblico transfrontaliero via lago. La risposta dell’utenza è stata molto positiva e tengo a sottolineare che abbiamo ricevuto un numero elevato di richieste per continuare anche in futuro ad offrire questo collegamento prevedendo altresì un potenziamento dello stesso. L’obiettivo di SNL è quello di fare squadra con gli Enti e le Istituzioni del territorio per poter dare una valida risposta al congestionamento della rete stradale e all’abbattimento delle emissioni inquinanti effettuando i servizi con motonavi ecologiche e tecnologicamente all’avanguardia, perfettamente in linea con il cd. “Progetto Venti35”, che mira all’elettrificazione dei battelli e delle infrastrutture di terra”, il commento del Presidente di SNL, Agostino Ferrazzini.

 A fronte di questa situazione, sulle rive del Ceresio si è riaperto il dialogo per discutere la possibilità di una mobilità più strutturata via lago, con l’obiettivo di decongestionare il flusso su gomma e lavorare all’integrazione con i mezzi di trasporto pubblici esistenti.

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