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Cronaca
17.09.21 - 11:530

Il Consiglio Federale chiede altri crediti aggiuntivi. Le uscite dovute alla pandemia a fine 2021 dovrebbero essere 18,7 miliardi

Richiesta una seconda aggiunta ordinaria al preventivo 2021 di 79 milioni di franchi per mancate entrate dovute alla pandemia nel traffico di merci, le azioni umanitarie in Afghanistan, le prestazioni della Confederazione a favore dell’AD e non solo

BERNA - Nella sua seduta del 17 settembre 2021 l’Esecutivo ha approvato la seconda aggiunta ordinaria al preventivo 2021. Il Governo sottopone al Parlamento otto crediti aggiuntivi per una somma di 79 milioni di franchi. Questi riguardano soprattutto l’indennità per mancate entrate dovute alla pandemia nel traffico di merci, le azioni umanitarie in Afghanistan, le prestazioni della Confederazione a favore dell’assicurazione contro la disoccupazione (AD) e i supplementi nel settore lattiero.

L’aggiunta più consistente riguarda un’indennità del traffico ferroviario a copertura delle mancate entrate dovute alla pandemia (25 mio.). Nel 2020 il Parlamento ha approvato mezzi finanziari dell’importo di 70 milioni di franchi per le mancate entrate dovute alla pandemia nel settore del trasporto merci su ferrovia. La domanda continua a calare anche nell’anno corrente e si trova al di sotto dei valori preventivati. Per questo motivo è necessario un ulteriore contributo.

Altre aggiunte consistenti concernono azioni umanitarie in Afghanistan (23 mio.), le prestazioni della Confederazione a favore dell’AD (16,7 mio.) e i supplementi per il settore lattiero (10 mio.). Dopo la presa di potere dei talebani in Afghanistan si è reso necessario un intervento umanitario più intensificato nella regione da parte della Svizzera.

Il fabbisogno di mezzi per l’AD è dovuto a due fattori: da un lato al contributo della Confederazione per il 2021, che è stimato a una cifra più alta, dall’altro a un pagamento a posteriori, reso necessario in base al conteggio finale riguardante il 2020. I supplementi per il settore lattiero devono essere aumentati a causa del maggior effettivo di vacche da latte e delle buone prospettive di fatturato per il settore caseario in Svizzera e all’estero.

Per ammortizzare le conseguenze della pandemia di COVID-19 nel 2021, sono state decise dal Parlamento o richieste dal Consiglio federale spese per un importo complessivo di circa 24,6 miliardi di franchi, inclusi i crediti aggiuntivi. Secondo la prima proiezione per il 2021 sembra però che in alcuni settori non verranno impiegate tutte le risorse stanziate. Entro fine anno le uscite dovute alla pandemia dovrebbero ammontare a circa 18,7 miliardi, di cui 16,4 miliardi a titolo straordinario.

Cosa sono i crediti aggiuntivi?

I crediti aggiuntivi completano il preventivo dell’anno in corso a seguito di spese o uscite per investimenti inevitabili e devono essere autorizzati dal Parlamento. Un credito aggiuntivo può essere richiesto quando il fabbisogno di fondi finanziari non ha potuto essere previsto tempestivamente, il differimento dell’acquisizione della prestazione provocherebbe notevoli svantaggi e quando non si può attendere sino al prossimo preventivo. Le unità amministrative devono motivare in modo esaustivo il fabbisogno di credito supplementare.

Normalmente il Consiglio federale sottopone al Parlamento i crediti aggiuntivi due volte all’anno con il relativo messaggio. A causa della situazione straordinaria, è probabile che nell’anno in corso saranno necessarie complessivamente quattro aggiunte, che verranno discusse ogni volta nella successiva sessione del Parlamento.

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