KIEV - Terza notte di guerra in Ucraina. La Russia sta prendendo di mira Kiev colpendola e bombardandola da più parti, con oltre 50 esplosioni avvertite durante la notte. Ma la capitale ucraina non molla e il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato alla nazione.
Gli Stati Uniti hanno offerto al leader ucraino ospitalità, per portarlo in un posto sicuro, ma lui è ancora nel suo paese, non intende lasciarlo ed anzi esorta i suoi concittadini a non deporre le armi. Lo fa attraverso Twitter, in un video di una quarantina di secondi. "Non credete alle fake news. Sono ancora qua", spiega negando di aver chiesto ai suoi di arrendersi. "Circolano un sacco di informazioni fase online secondo cui avrei invitato il nostro esercito a deporre le armi parlando di evacuazione. Non è vero. Io sono qui. Non deporremo le armi. Difenderemo il nostro stato".
E aggiunge di aver parlato con Macron. La coalizione dei partner è pronta a inviare materiale in Ucraina. "Sta funzionando".
Nel mentre, la Russia ha chiaramente messo il veto sulla bozza di risoluzione che chiedeva il ritiro delle truppe. Oltre a 11 voti a favore, si registrano tre astensione, tra cui quella cinese.
A Kiev, una nuova allerta raid alle 8 ha fatto correre i cittadini nei rifugi antiaerei. Gli USA temono che la capitale possa presto cadere.