MOSCA-KIEV – “La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”: lo ha detto questa mattina il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, citato da Ria Novosti. La Russia continua dunque a mostrare i muscoli alla comunità internazionale, mentre la guerra in Ucraina è giunta al settimo giorno. Le truppe di Vladimir Putin hanno accelerato l’offensiva: dopo gli intensi bombardamenti di ieri su Kiev, i parà di Mosca nella notte sono atterrati a Kharkiv, mentre Mariupol è circondata, e Kherson sarebbe già caduta. Si moltiplicano intanto le notizie relative al possibile utilizzo da parte dei russi di bombe termobariche e a grappolo, ma Mosca continua a smentire.
Il presidente americano Joe Biden, nel discorso sullo stato dell'Unione, ha definito Putin “dittatore” e le sanzioni messe in atto in questi giorni fanno sentire i loro effetti, con aumenti vertiginosi dei prezzi. In questo quadro drammatico, prosegue comunque l’azione diplomatica: il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina si dovrebbe tenere, come previsto, questa sera. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha confermato che il suo Paese è pronto a negoziare, ma ha aggiunto che non intende accettare alcun ultimatum da Mosca.