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Cronaca
11.04.22 - 15:250

Il salotto di Locarno si rifà il look, strizzando l'occhio alla Belle Epoque

L'area che verrà rinnovata e sistemata ha una superficie di oltre 40mila metri quadrati. I lavori avranno un costo di 15,3 milioni di franchi e saranno fatti a tappe. Chiesto al Consiglio comunale un credito di 1,3 milioni

LOCARNO - Un progetto ispirato alla Belle Epoque, che vada a riqualificare il centro storico, per una superficie di 43mila quadrati. Il centro di Locarno si rifà il look. Il Municipio ha reso noto quale progetto è stato scelto. Il credito da richiedere al Consiglio comunale sarà di 1,3 milioni.

A imporsi è stato il lavoro della comunità di lavoro composta dallo studio WE Architetti di Lugano, unitamente a Pool Architekten, al consorzio Rotzler, Land e Linea Landscape architecture e dallo studio d’architettura Guscetti. La giuria, presieduta dal sindaco Alain Scherrer, si era così espressa: “È opinione unanime della giuria che il tema fondamentale della sistemazione degli spazi pubblici di Locarno non sia solo piazza Grande – che di per sé ha già una propria definizione e merita il risanamento, non necessariamente la sostanziale modifica – ma soprattutto i suoi estremi, piazzetta Remo Rossi e in particolare largo Zorzi, che attraverso le nuove condizioni creatasi con lo spostamento delle linee del trasporto pubblico e con la pedonalizzazione assume ancor un altro significato rispetto al progetto Snozzi, che di questa condizione faceva il proprio tema portante”.

In largo Zorzi, una fascia alberata che dalla magnolia della Posta giungerà fino al Debarcadero, dove è prevista anche la posa di una grande panca monolitica completata da una fontana a livello della pavimentazione e con getti verticali, in modo da non ostacolare l’utilizzo dell’area per manifestazioni. Il Municipio desidera anche integrare un'area gioco per bambini o una palestra all'aperto, fruibile a tutti. 

Per quanto concerne Piazza Grande, il salotto della città, si prevede un intervento assai delicato, lavorando esclusivamente sulla pavimentazione unitaria delle terrazze degli esercizi pubblici e sull’illuminazione. Mentre per l’acciottolato della piazza stessa i futuri lavori alle sottostrutture permetteranno di apportare i giusti correttivi e di adeguare le pendenze dell’acciottolato laddove necessario. V’è poi l’area di viaTrevani, via Ciseri e piazza Muraccio, che a sua volta sarà caratterizzata da spazi e filari alberati. Alberature che, assieme a una fontana, caratterizzeranno infine anche piazzetta Remo Rossi.

Soddisfatti i Municipali. “Si tratta di un importante e decisivo passo nell’obiettivo di consegnare alle cittadine e ai cittadini di Locarno un centro rinnovato, maggiormente funzionale, bello e godibile”, ha detto il sindaco Alain Scherer. Gli ha fatto eco il Municipale Bruno Buzzini, a capo del Dicastero ambiente, territorio e sport: “Con questo messaggio andiamo a ridisegnare l’intero centro urbano. Un’area di oltre 40.000 metri quadrati, caratterizzata da spazi molto diversi fra loro che verranno tutti messi in relazione sulla base di un concetto unitario”.

I lavori costeranno in totale circa 15,3 milioni e saranno effettuati in più anni. L'idea è di partire dalle due estremità, ovvero prima largo Zorzi e poi piazzetta Remo Rossi, per poi spingersi verso il centro. 

I Verdi e l'autosilo nel parco Villa Balli: "Un vero parco attirerebbe i locarnesi"

Sempre per quanto concerne la Locarno del futuro, i Verdi hanno fatto sapere di sostenere il ricorso inoltrato da alcuni cittadini contro la variante di piano regolatore volta a permettere l'insediamento di un autosilo nel parco Villa Balli in Città Vecchia. 

"L'edificazione di aggiuntivi stalli pubblici non risolverà la presunta penuria dei parcheggi in Città Vecchia, che invece deve poter vivere e rinascere grazie ad altre strategie innovative
capaci di portare maggiore qualità di vita agli abitanti, ai commerci e ai visitatori. Si tratta di una proposta che influenzerà la Città Vecchia per i prossimi 30 anni, che è completamente slegata dal contesto in cui si inserisce, e che di fatto comprometterà ogni approccio diverso, in particolare la riduzione del traffico, segnatamente quello di transito parassitario, promessa ai tempi della realizzazione della galleria Mappo-Morettina, che secondo le intenzioni di allora avrebbe dovuto essere eliminato con una pedonalizzazione completa o perlomeno parziale", si legge nella nota, che precisa come la decisione di costruire un autosilo vada contro i principi pianificatori a favore della mobilità lenta. 

Sulle alternative, hanno le idee chiare: "La creazione di un vero parco con la possibilità di messa a dimora di alberi di alto fusto, attirerebbe locarnesi, turisti e rappresenterebbe anche un valore aggiunto per gli abitanti e commercianti del nucleo. I Verdi del Locarnese auspicano che il Consiglio di Stato possa accogliere il ricorso e quindi chiedere al comune di Locarno di nuovamente chinarsi sulla pianificazione di quel comparto, adottando finalmente strumenti d'approccio moderni nella gestione della mobilità nel centro storico".

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