BELLINZONA – Il Consiglio di Stato ha elaborato una proposta aggiornata di modifica della Legge sulle imposte e tasse di circolazione che desidera ora sottoporre alla Commissione Gestione e finanze del Gran Consiglio. Secondo il Governo, questa nuova proposta fornisce una risposta ragionevole ed equilibrata per le categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale tenendo conto, nel contempo, delle esigenze di riequilibrio finanziario votate dal popolo.
Il Consiglio di Stato, riunitosi in seduta straordinaria il 2 giugno 2022 per approfondire questioni di natura finanziaria, si è, tra l’altro, nuovamente occupato della tematica concernente la modifica della Legge sulle imposte e tasse di circolazione in vista di una possibile entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Il Consiglio di Stato verrà sentito martedì 7 giugno dalla Commissione Gestione e finanze che si sta occupando di allestire un modello d’imposta da sottoporre a breve termine al Gran Consiglio.
Il Consiglio di Stato intende sottoporre una proposta aggiornata che prevede l’auspicata riduzione del gettito complessivo quantificabile in circa 10 milioni di franchi, che andrebbero ad aggiungersi ai 5 milioni di franchi già raggiunti con la modifica di alcuni anni fa. A mente del Governo, si tratta di una proposta equilibrata e ragionevole in grado di conciliare le esigenze di equilibrio finanziario votate dal popolo con quelle delle categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale.
La formula, evoluta rispetto a quella presentata con il messaggio governativo n. 7670, è la seguente:
L’adozione della formula sopra esposta permette di avere una “tassa base” attrattiva per le automobili particolarmente rispettose dell’ambiente, tra le quali vi è comunque una differenza di imposizione in base alla loro massa (e quindi al loro impatto sull’infrastruttura stradale). D’altro canto, oltre alla massa a vuoto, l’imposta di circolazione delle vetture con emissioni superiori ai 95 g/km di CO2 verrebbe calcolata proporzionalmente in base al livello di emissioni, coerentemente quindi con il concetto di causalità “chi più inquina, più paga”.
Il Consiglio di Stato, ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di far entrare in vigore la nuova norma al più presto, ritiene che non vi possano più essere disparità di trattamento in favore di veicoli più vecchi e maggiormente inquinanti, soluzione questa discutibile dal punto di vista della parità di trattamento e difficilmente conciliabile con i principi stabiliti nella legislazione ambientale federale.
L’auspicio del Governo è che la Commissione Gestione e finanze riesca a convergere su una soluzione nell’interesse degli automobilisti permettendo così l’entrata in vigore di una soluzione tecnicamente valida, equilibrata e giuridicamente sostenibile a partire dal 1° gennaio 2023.