PESCHIERA – "Mia figlia di 16 anni rientrava con alcune amiche. Sono state accerchiate, palpeggiate, molestate... a bordo erano tutti ammassati e non riuscivano neppure a scendere dal treno. L’hanno poi fatto a Desenzano, in lacrime e sotto choc". Questo è il racconto affidato ai social di una mamma per raccontare l'incubo vissuto dalla figlia 16enne e da altre coetanee sul treno di rientro dopo una giornata a Gardaland.
Al momento – riferisce il Corriere della Sera -, sono sei le ragazze che hanno raccontato di aver subito delle molestie sul Regionale 2640, preso d'assalto dopo il mega raduno di Peschiera del Garda. Altre denunce potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Sono decine le ragazzine rimaste per ore in balio di gruppi di giovani ubriachi, molesti e aggressivi.
"C'erano oltre un centinaio di ragazzi e anche qualche ragazza, la maggior parte nordafricani, della nostra età o poco più grandi - hanno dichiarato ancora le vittime - Urlavano e correvano. Hanno anche sputato sui finestrini di un treno arrivato prima del nostro".
"Eravamo circondate. Il caldo era asfissiante e alcune di noi sono anche svenute. Mentre cercavamo il controllore, loro ridevano. Avevano il controllo del treno". Così le sfortunate protagoniste della vicenda raccontano gli attimi orribili. Per individuare i responsabili, si indaga sull'asse Verona-Milano. I fatti sono avvenuti il 2 giugno e "ogni cosa porta al maxi rave non autorizzato che ha invaso Peschiera nel giorno della Festa della Repubblica.
Risse, vandalismi, furti e le molestie nel treno di ritorno. Le 'bravate' dei ragazzi sono state filmate e pubblicate su Tik Tok. La polizia è già al lavoro per risalire ai responsabili. Il governatore del Veneto Luca Zaia "chiede tolleranza zero. Pensare che delle ragazze vengano molestate nei nostri territori non esiste".