LOMBARDIA - Il lupo non è più un animale in via di estinzione. Lo afferma uno studio coordinato dal Centro referenza grandi carnivori del Piemonte nell'ambito del progetto Life WolfAlps Eu, di cui è partner la Regione Lombardia. Il numero di lupi registrati in Lombardia è più che raddoppiato negli ultimi tre anni. Le Alpi lombarde sono il nuovo territorio di caccia e di vita. "La popolazione di lupo –si legge nel rapporto - è cresciuta nell'arco alpino negli ultimi anni".
Sull’arco alpino sono stati censiti 102 branchi e 22 coppie, che si muovono fra Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia Trentino, Liguria. Guardando al territorio lombardo, si conferma la presenza storica nell’Oltrepò Pavese. In territorio alpino invece vivono stabilmente due branchi e una coppia. Un branco insediatosi dal 2015 in provincia di Como, che frequenta un’area tra l’Alto Lario e la provincia di Como. Un secondo, presente in Valcamonica dal 2019, che si sposta anche in provincia di Trento. La coppia, invece, già avvistata nel 2020 al confine tra la provincia di Brescia e Sondrio, si è riprodotta e ha formato un nuovo branco (una lupa partorisce da tre a dieci cuccioli una volta l’anno).
Il futuro - scrivono i ricercatori - fa presumere "un aumento della presenza della specie nei prossimi anni in Lombardia, dato che vi sono molti territori favorevoli all'insediamento della specie attualmente non occupati da branchi. Gli esemplari giunti alle porte di Milano, invece, sono individui che si erano persi, cercando un partner o del cibo. Non si tratta, insomma, di presenze stabili. Un giovane lupo può arrivare a percorrere fino a 1.500 chilometri in un mese e un branco controlla da 80 a 500 chilometri quadrati, mediamente 300. La crescita del numero di questi animali porta a conflitti con gli allevatori, soprattutto nei mesi estivi. Fondamentale è trovare un equilibrio: è questo uno degli obiettivi di Wolfalps".
"Il lupo è una specie protetta dalla normativa nazionale e dall’Ue. Pertanto le iniziative che Regione Lombardia ha messo in campo in questi anni sono finalizzate a dare gli strumenti che consentano una coesistenza armonica del lupo con le attività antropiche come l’allevamento, l’agricoltura e il turismo. Per ottenere questi risultati incentiviamo l’acquisto di recinzioni elettrificate e di cani da guardiania, ma soprattutto le attività di formazione e informazione su come agire in caso di danni da predazione del lupo. E le attività di educazione ambientale anche finalizzate all’ecoturismo", spiega l’assessore lombardo all’Ambiente Raffaele Cattaneo.