LOCARNO - Maltrattamenti, minacce, pratiche di mobbing, malessere generalizzato, licenziamenti ingiustificati, esplosione di casi di "burnout" e di dimissioni. In un caso, addirittura tentato suicidio. È questo il clima che si respirava tra i collaboratori dell’Hotel Arcadia, sul lungolago di Locarno, e di cui LaRegione aveva dato notizia ad inizio agosto. È lo stesso quotidiano a riferire oggi che l’audit condotta dall’ispettorato del lavoro ha permesso di confermare il profondo disagio dei dipendenti a causa dei metodi di conduzione della direzione. Data la gravità della situazione, sono immediatamente scattati i provvedimenti da parte della casa madre del gruppo H4 Hotels di Berlino per la coppia che negli ultimi due anni e mezzo ha diretto l’albergo: allontanamento immediato della vicedirettrice e non conferma dell’incarico, a partire dalla prossima stagione, per il marito direttore.
La decisione del doppio provvedimento è stata comunicata alle maestranze da un membro del gruppo in un incontro avvenuto a Locarno nei giorni scorsi. Decisiva ai fini dell'audit è stata la decisione di procedere con colloqui individuali, resisi necessari - su richiesta del sindacato Unia - dopo che la Direzione aveva tentato di manipolare la compilazione dei formulari sulla soddisfazione, esercitando pressioni.
“Il sindacato ha seguito diverse decine di impiegati - ha spiegato a LaRegione Chiara Landi, responsabile del settore terziario Unia - Solo quest'anno, le persone spinte alle dimissioni sono state una dozzina, più una quindicina l'anno scorso, cui va aggiunto un licenziamento in tronco secondo noi del tutto ingiustificato, contro il quale è stata avviata una procedura per licenziamento abusivo. Diversi erano finiti in malattia. I danni sono stati forti, gravi e pesanti".