di Maruska Ortelli*
Sono stata da sempre molto scettica riguardo la presenza degli autogestiti in Città, soprattutto in un centro economico e sociale come quello di Lugano. I fatti accaduti nella notte tra Natale e Santo Stefano a Molino Nuovo mi hanno lasciato basita. In qualità di Consigliere Comunale di Lugano non ero informata di quello che stava accadendo, trovo questo metodo di mala-comunicazione scorretto da chi siede in Esecutivo. È ora di mettere un punto e usare veramente il pugno duro contro chi fa della parola dialogo solo anarchia. Non va bene.
Come da me esposto anche in Gran Consiglio il Cantone deve darsi una mossa e dare risposte concrete a un problema che sta diventando pericoloso anche per i cittadini stessi. Le immagini che ho ricevuto, di fuochi artificiali sparati ad altezza balcone, ne sono la prova.
Mi chiedo dunque: dov’era la polizia? Abbiamo a che fare con persone incoscienti: interveniamo prima che ci scappi il ferito o peggio ancora. Sono state molte le testimonianze di cittadini spaventati da queste persone. Come autorità cittadine dobbiamo sederci tutte, e ribadisco tutte insieme per parlare e risolvere la problematica.
Bisogna rivedere soprattutto la comunicazione verso l’esterno: è pericoloso mandare messaggi ambigui alla popolazione. Io dico no a questo genere di autogestione (a Zurigo funziona, ed è un esempio positivo) poniamo fine a questi scempi e alle velate minacce da parte di chi non porta niente al nostro cantone, al nostro comune.
*Consigliera Comunale Lugano e deputata Lega