LUGANO - Secondo la perizia psichiatrica ordinata dalla procura e giunta nei giorni scorsi, l’istruttore di yoga del Luganese accusato di abusi su tre sue allieve, è affetto da pedofilia e al momento dei fatti era pienamente capace di intendere e di volere, per questo non beneficerà di alcuna scemata imputabilità.
Non solo. Il perito Raphael Traber ha ravvisato pericoli di recidiva, cioè che l’insegnante possa tornare a commettere soprusi ai danni di minori. Dal canto suo il 67enne, in carcere dallo scorso agosto, ha ammesso i palpeggiamenti sotto gli indumenti durante le lezioni individuali, ma sostiene che fossero atti necessari per il corretto svolgimento degli esercizi. Per contro, egli ha negato di aver scattato fotografie di nascosto.
I reati ipotizzati dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni sono atti sessuali con fanciulli e con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. Dalle indagini non sono emerse al momento altre presunte vittime.