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Cronaca
19.01.23 - 09:200

Prestanome, affari e conti: che cosa ha a che fare Messina Denaro con la Svizzera (e il Ticino)

Il boss mafioso arrestato nei giorni scorsi aveva almeno un paio di conti a Lugano, aperti dall'imprenditore Scimonelli. A un altro tesoriere furono sequestrati 15 milioni depositati nel nostro Paese. E la moglie dell'amico...

PALERMO - Un impero che si dirama in vari campi e in varie direzioni, Svizzera compresa. Dopo l'arresto di Matteo Messina Denao, il boss mafioso fermato qualche giorno fa dopo trent'anni di latitanza mentre riceveva delle cure mediche, gli inquirenti stanno scoperchiando vari vasi di Pandora sugli affari dell'uomo. E molti portano nel nostro paese.

A partire da una serie di conti correnti, presenti anche in Ticino. Almeno due sono stati aperti a Lugano da Domenico Scimonelli, un imprenditore legato a Messina e attivo nel campo della viticoltura e dei supermercati. Un altro tesoriere di Messina è Gianni Savalle, a cui nel 2018 sono stati sequestrati oltre 60 milioni di euro tra cui, appunto, conti in Svizzera e in Ticino, legati al boss, per quasi 15 milioni di euro.

Il patrimonio di Messina Denaro si stima attorno ai 4-5 miliardi. 

Altri legami con la Svizzera arrivano dal settore artistico, di cui il boss è da sempre un appassionato. Già una ventina di anni fa si scoprirono dei traffici illegali di reperti archeologici, esportati illegalmente nel nostro paese, dove venivano rivenduti. Il denaro veniva riciclato. Messina Denaro qui avrebbe agito tramite l'amico Gianfranco Becchina, cui vennero sequestrati cinque magazzini a Basilea. Possedeva inoltre un archivio con 17mila documenti e 4mila immagini.

Quella del leader della mafia, insomma, è una rete silenziosa di contatti e affari. Tutti gli imprenditori citati sinora sono stati arrestati o indagati, mentre lui è rimasto libero, vivendo una vita pressochè normale a pochi passi da casa, per anni e anni.

Al Ticino lo lega anche la seconda moglie di Vito Nicastri, imprenditore dell'eolico e considerato uno dei più grandi prestanomi di Messina Denaro, condannato, assolto e processato varie volte per associazione mafiosa. La sua seconda moglie aveva diversi businnes in Ticino, nel campo della ristorazione, del commercio e una tabaccheria. Faceva da amministratrice, peraltro, a società che "avevano stipulato nel 2010 vari atti di acquisto di diritti di superficie con esponenti delle cosche calabresi di Platì e di San Luca". 

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