ROVEREDO - Forse non lo voleva uccidere, però colpendolo con le sassate ne ha provocato la morte. Il 55enne portoghese accusato di aver ferito a morte a Roveredo un pinscher nano è stato condannato a una pena pecuniaria di 5'000 di franchi, sospesa con la condizionale, più una multa effettiva di 1'000 franchi.
Il proprietario del piccolo Rex si è detto soddisfatto che si è determinato come a causare la morte del cagnolino sia stato l'uomo, meno della condanna.
Tutto il processo, su base indiziaria, si basa sulla testimonianza di un uomo, che ha visto il 55enne lanciare i sassi nei pressi del suo orto e ha sentito i lamenti di Rex. Il cane era entrato nei terreni dell'imputato. I due uomini non si conoscono, dunque non avrebbe senso pensare che il racconto sia stato fatto per danneggiare l'accusato.
La pena richiesta ieri era decisamente maggiore. Il giudice ha stabilito che non c'è la certezza assoluta di come siano avvenuti i fatti, ma che l'unica spiegazione logica dell'accaduto è che sia stato l'imputato a colpire Rex.
Il pinscher è poi stato soppresso dal veterinario a causa delle condizioni disperate in cui si trovava.
"È stato riconosciuto che Rex è morto a causa dell'imputato, questa è la cosa più importante, poi sulle modalità chiaramente non ci troviamo d'accordo", ha commentato il legale del proprietario del cane, un 31enne che aveva sporto denuncia alla Polizia dopo i fatti.