ALDESAGO - Da qualche settimana in zona Aldesago-Ruvigliana è caccia all'uomo: chi tortura e uccide dei gatti per poi lasciare i resti davanti a casa dei padroni? L'allarme era stato lanciato da un gruppo Facebook (leggi qui). E ora emergono nuovi dettagli.
"Attenzione", si leggeva, "i segnalano che in zona Ruvigliana-Aldesago c’è qualcuno che ruba i gatti, li tortura, mutila o uccide per poi riportarli davanti a casa dei padroni. Sono state fatte alcune denunce (la polizia purtroppo non può fare granché) ma sarebbe di grande aiuto se l’informazione venisse condivisa sui social e se gli abitanti tenessero gli occhi aperti/spargessero la voce nel caso in cui vedessero o sentissero qualcosa".
La Polizia aveva confermato l'apertura di una inchiesta, a seguito di quattro denunce. L'ipotesi di reato nei confronti di chi sta compiendo questi gesti efferati sarebbe di maltrattamento di animali. Non si sa ancora chi sia il colpevole e se si tratti di una persona sola o di più (leggi qui).
Tio ha intervistato in merito al tema Nash Friedrich Pettinaroli presidente dell'associazione AnimaLife Ticino. Nell'articolo sono stati riportati nuovi dettagli. Il torturatore si divertirebbe a mozzare teste e code agli animali prima di riconsegnarli ai padroni. Non si sa, ovviamente, se il terribile gesto viene compiuto quando i gatti sono in vita oppure da morti.
Per Pettinaroli, chi compie certi orribili atti "odia profondamente i gatti. O che prova piacere nel fargli del male". Si tratta ovviamente di persone con problemi psichici, anche se alla base potrebbe esserci un piacere nel sentir parlare di sè. Il rischio a suo avviso è che si possa arrivare anche a far del male agli essere umani.