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Cronaca
06.02.24 - 17:330

A tutto Sanremo con Riccardo Pellegrini: "Non sarà il Festival dell'amore. Plausibile un podio al femminile"

Lo speaker di Radio 3i: "Angelina Mango come Lazza. Contento se dovesse vincere la Bertè"

SANREMO - Poche ore e si parte. Il Festival di Sanremo è ormai giunto alla sua 74esima edizione. Sotto la direzione artistica di Amadeus, il Festival della canzone italiana promette cinque giorni di musica con i trenta partecipanti in gara. Che Festival aspettarsi? Chi sono i favoriti alla vittoria finale e...quali sono le polemiche più accese? Di questo e altro ne abbiamo parlato con lo speaker di Radio 3i Riccardo Pellegrini. 

Conto alla rovescia quasi agli sgoccioli. Che Festival aspettarsi?

"Ci dobbiamo aspettare un Festival molto dance, energico e che a tratti sembrerà più un Festivalbar che Sanremo, visto che ci sono un sacco di possibili tormentoni. Ma ci sono anche delle belle conferme, che vanno oltre alla tendenza musicale del momento. Penso a Fiorella Mannoia, che porta a Sanremo un pezzo quasi folk. Mi piace molto anche il pezzo di Diodato, quello che alle prove mi è piaciuto più di tutti per come l'ha presentato, per come sta sul palco e anche per il balletto finale che dà un tocco di colore.

Quale la canzone con il testo più 'importante'?

"Mi piace quello di Loredana Bertè, che porta un pezzo autobiografico e carico di significato". La parola più usata nelle canzoni quest'anno è "boom-boom". E questo la dice tutta sul fatto che sarà un Festival dance. Non esiste in nessuna canzone la parola "bacio". Ci sono due "abbracciami" e quindi ecco che siamo usciti da quel filone che vedeva Sanremo come il Festival dell'amore a tutti i costi".

Quali le prime sensazioni a poche ore dalla 74esima edizione?

"La prima sensazione è quella che sarà un Festival con tantissimi ascolti. Si vede da come è stata presa di mira Sanremo. Non succedeva da tanti anni. A detta anche della gente di Sanremo, dopo il Covid c'è un crescendo incredibile di gente che arriva per il Festival. Mi aspetto un Sanremo scoppiettante".

Amadeus ha annunciato che si farà tardi ogni sera. Un aspetto che penalizza il pubblico?

"Non si chiuderà mai prima delle due del mattino. Penalizza il pubblico, ma anche gli artisti che si esibiranno tardi. Però da domani mattina ci saranno trenta nuove canzoni che invaderanno la radiofonia e il pubblico avrà modo di "recuperare". 

Sanremo fa rima con polemiche. Quest'anno si discute sulla scelta di fare cantare il rapper Geolier in dialetto napoletano. Critiche eccessive o giustificate?

"Non è il primo a portare il dialetto napoletano sul palco dell'Ariston. La polemica è eccessiva secondo me, però ci sono stati anche altri dialetti saliti sul palco del Festival di Sanremo. Ma Napoli è un patrimonio italiano, di tutti e non solo dei napoletani". 

Il podio di Riccardo Pellegrini?

"Quest'anno ho la sensazione che sarà una donna a vincere il Festival. Anzi, potrebbe essere un podio interamente femminile. Non saprei dire chi. Potrebbe vincere Annalisa o anche Loredana Bertè. A me piacerebbe se dovesse vincere la Bertè perché sarebbe un premio alla carriera stupendo".

Chi ripeterà il successo avuto da Lazza nell'ultima edizione?

"Potrebbe essere Clara, che propone una canzone in linea con la tendenza di oggi. La rivelazione vera che potrebbe ambire anche al podio sarà Angelina Mango, anche se dopo i due pezzi del 2023 forse non può essere considerata rivelazione".

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