ROMA - Papa Francesco attacca frontalmente l'ideologia gender, che ritiene essere il pericolo più brutto dei nostri tempi. Il Pontefice, ancora col raffreddore, è intervenuto, con un discorso letto da un collaboratore, al Convegno sull'Antropologia delle Vocazioni.
"Leggere tanto mi affatica", ha detto, giustificando il motivo per cui a riportare le sue riflessioni è stato monsignor Filippo Ciampanelli.
Il testo di Bergoglio ha sottolineato l'importanza degli studi, e di "occasioni di confronto" come questo convegno, che "sono tanto necessarie e importanti, perché si diffonda la consapevolezza della vocazione a cui ogni essere umano è chiamato da Dio, in diversi stati di vita e grazie ai suoi molteplici carismi. Sono utili altresì per interrogarsi sulle sfide odierne, sulla crisi antropologica in atto e sulla necessaria promozione delle vocazioni umane e cristiane".
Ma destinata a far rumore è sicuramente una frase: "È molto importante che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne, perché oggi il pericolo più brutto è l'ideologia del gender, che annulla le differenze. Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l'umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda tensione".