CHIASSO - Era successo ai primi di maggio ed è successo nuovamente nei giorni scorsi. Un altro ucraino è stato beccato dalla Guardia di finanzia italiana mentre tentava di varcare il confine con un cospicuo tesoretto di euro. L’uomo era salito su un treno Regio Express a Locarno ed era diretto a Milano ma è stato fermato a Chiasso. Alla domanda se trasportasse denaro per importi superiori ai diecimila euro, il passeggero ucraino ha risposto con un secco "no". Ma il suo nervosismo ha insospettito i militari della guardia di finanza di Ponte Chiasso che lo hanno fatto scendere dal treno e portato negli uffici doganali dove nel suo bagaglio sono stati trovati ben 116.800 euro in banconote da 100 e 50. Così, i funzionari hanno sequestrato il 50% della somma eccedente ai 40.000 euro consentiti, a garanzia del pagamento della sanzione che il Ministero dell'Economia e delle Finanze provvederà ad applicare.
Copione identico nei primi giorni del mese, quando un 31enne ucraino residente in Germania era stato fermato al valico autostradale di Brogeda. Anche in quel caso gli agenti della Guardia di finanza erano stati insospettiti dallo stato di forte agitazione dell’uomo. Aveva dichiarato di avere con sé 8.000 euro, ma in un vano dell’auto ne aveva nascosti oltre 219.000. In quel caso i militari hanno proceduto al sequesto di un’ingente somma: 104'575 euro. Rimane aperta la domanda: da dove arrivavano quei soldi e per quale motivo i due ucraini fermati cercavano di trasferirli in Italia?