LOCARNO - È stata una conferenza stampa carica di commozione e d’inquietudine, quella che le autorità federali, cantonali e comunali, hanno tenuto nel pomeriggio a Locarno per fare il punto sul disastro provocato dal maltempo in Vallemaggia la scorsa notte.
Presente tra i relatori anche il Consigliere Federale Ignazio Cassis, il primo a prendere la parola. “Non è semplice per due domeniche di fila dover portare la vicinanza della Confederazione per tragedie che sono causate dal maltempo”, ha detto Cassis riferendosi all’alluvione che la scorsa settimana ha investito la Mesolcina. “Non è semplice - ha proseguito - perché ci sono famiglie che stanno affrontando un lutto e altre che potrebbero apprestarsi ad affrontarlo”.
“La Confederazione - ha aggiunto Cassis - è importante che sia presente oggi con modestia e con il suo ruolo sussidiario rispetto alle autorità cantonali e comunali. Ma la Confederazione è presenta anche con le proprie forze, ad esempio con gli elicotteri dell’esercito che stanno aiutando nei soccorsi”.
“La domanda che tutti ci facciamo è: andremo avanti così tutta l’estate con una catastrofe naturale dopo l’altra? Nessuno lo sa. Ma certo siamo preoccupati", ha concluso il ministro.
Vitta: "Immagini che spezzano il cuore"
Dopo il Consigliere Federale ha preso la parola il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta: “A nome del Governo cantonale e della popolazione ticinese esprimo la nostra più profonda vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari. Queste ultime settimane hanno messo a dura prova le regioni alpine, dalla Vallemaggia al Vallese, fino alla Mesolcina. Eventi estremi ed eccezionali stanno mettendo a dura prova le regioni montane. A questi nostri concittadini è importante far sentire la solidarietà di tutta la popolazione svizzera”.
“Le immagini di distruzione e sofferenza che abbiamo viso - ha concluso Vitta - spezzano il cuore ma ci ricordano anche la forza e la resilienza della nostra comunità. Questa è la nostra forza. Insieme supereremo anche questa prova. Coloro che sono stati colpiti sappiano che non sono soli”.
Gobbi e l'impossibilità di comunicare
“Quando succedono questi eventi - ha dichiarato dal canto suo Norman Gobbi - le persone di montagna come me pensano soprattutto alle relazioni umane. E questa notte quando sono stato avvisato di quel che succedeva, il pensiero è corso subito ai molti amici della Vallemaggia”
Il direttore del DI ha sottolineato come uno dei principali problemi in questo momento sia legato all’impossibilità di comunicare con molte persone che si trovano in alta Vallemaggia. Un fatto disorientante “nella società del tutto e subito”.
Gobbi ha aggiunto che anche in alta Leventina si è rischiata la catastrofe per un pelo. Il ministro ha altresì sottolineato come i piani di evacuazione messi in atto ieri dal Cantone, a seguito degli allarmi metereologici, abbiamo permesso di limitare di molto i danni”.
La sindaca di Cevio: "Siamo sgomenti"
Fin qui le parole delle autorità federali e comunali. Ma alla conferenza di Locarno erano presenti anche due sindaci particolarmente toccati dall’alluvione. La prima a parlare è stata Wanda Dadò, sindaca di Cevio: Purtroppo questa notte la furia della natura si è scatenata sul nostro territorio, portando con sé anche alcune vite. Siamo sgomenti e vicini ai familiari delle vittime. Ci troviamo in una situazione in cui ci manca acqua, viabilità, elettricità e comunicazioni telefoniche. Si sta facendo tutto il possibile per ripristinare il prima possibile i servizi primari. Cerchiamo di stare vicino alla popolazione che è veramente toccata moltissimo dalla situazione”.
Il sindaco di Lavizzara: "Mi chiedo come faremo ad avere un futuro"
Molto toccante l’intervento del sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio che, con tono di voce commosso, ha detto: “Mai avrei pensato in vita mia di essere qui a raccontarvi ciò che i miei occhi hanno visto. Ho visto la distruzione del nostro comune. Avevamo una bella pista di ghiaccio e non c’è più, avevamo delle abitazioni di vacanza e non ci sono più, purtroppo avevamo degli amici che ci hanno dovuto lasciare. È una situazione che senza viverla sulla propria pelle, non si può immaginare. Ho sorvolata la valle Bavona e la valle Lavizzara: mi chiedo come riusciremo a dare un futuro a queste nostre zone. Mi auguro che con la forza riusciremo ad andare avanti”.
“Voglio ringraziare - ha concluso -tutti coloro che ci hanno dato una mano, a cominciare dalla polizia e dai soccorritori. Ma voglio ringraziare sin d’ora coloro che vorranno darci una mano da qui in avanti. Ne abbiamo bisogno”,
Il Comandante Cocchi: "Siamo pronti e abbiamo le forze necessarie per agire”"
Infine, il Comandante della polizia Matteo Cocchi: “Continuiamo a lavorare alacremente. Questa situazione durerà per giorni. È necessario quindi programmare e pianificare, perché anche le forze di primo intervento hanno bisogno di ricambio. Sarà importante essere vicini alle popolazione che ora ha bisogno del nostro aiuto. Attualmente la situazione è stabile. Tutte le persone interessate sono in azione. Siamo pronti e abbiamo le forze necessarie per agire”.