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Cronaca
23.07.24 - 11:170
Aggiornamento: 14:07

Sparita merce per 80mila. La disavventura di due maltesi residenti in Ticino a Como

La coppia si era recata nella città lariana per incontrare degli amici. Ha parcheggiato verso le 17 e quando è tornata a riprendere la vettura non c'erano più due pc, due Rolex, svariati gioielli, borse, un drone e una fotocamera

COMO - Un aperitivo che è costato 80mila euro. Una coppia di maltesi che vive a Lugano ricorderà a lungo l'appuntamento con alcuni amici a Como, durante il quale dalla loro auto è stata rubata della merce per il valore citato, tra cui oggetti di valore affettivo e i pc che contenevano, come ha raccontato l'uomo a La Provincia di Como, il lavoro di anni.

Nella refurtiva ci sono anche due Rolex da 15mila euro l'uno, orecchini, braccialetti, anelli con diamanti, occhiali da sole, borse di marca, un drone e una fotocamera, oltre ai già citati pc, che si trovavano nel bagagliaio dell'auto, in un baule. Quest'ultimo non è stato aperto, l'auto non presenta segni di forzatura o apertura, dunque è probabile che i ladri, che a questo punto pare evidente siano dei professionisti, grazie a degli scanner di frequenze, che permettono a chiunque ne abbia uno di intercettare i codici di apertura delle vetture e riprodurli. Forse la chiave di accesso è stata addirittura copiata quando l'uomo, ignaro di essere spiato, è tornato alla sua auto, pochi minuti dopo averla parcheggiata, per prendere un caricabatterie dimenticato.

Marito e moglie, originari di Malta ma residenti a Lugano, dovevano incontrarsi con degli amici che si trovavano in vacanza a Como per un aperitivo. Sono arrivati nella città lariana alle 17 circa e hanno parcheggiato in Largo Spluga, per poi allontanarsi per recarsi all'appuntamento. Lui, come detto, è tornato indietro perchè aveva scordato il caricatore del cellulare. Alle 18,15, salutati gli amici, la coppia ha fatto ritorno all'auto per rientrare in Ticino. Gli oggetti erano scomparsi, senza lasciare alcuna traccia.

Hanno ovviamente sporto denuncia in Questura e ora chiedono aiuto a ritrovare i computer, dove è contenuto il lavoro di anni, e altri ricordi affettivi cui tengono in modo particolare. 

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