LUGANO - Un Festival più forte, più internazionale e sempre più ricco e variegato dal profilo della proposta culturale. Endorfine 2024, in agenda a Lugano dal 13 al 15 settembre, si presenta ai nastri di partenza sotto i migliori auspici. Auspici confermati anche dalla buona risposta del pubblico riscontrata fin qui in fase di prevendita che continua su biglietteria.ch (clicca qui).
"Questa sesta edizione guarda al futuro del festival, ai suoi prossimi anni e rappresenta una nuova sfida in termini di obiettivi e organizzazione. Questo ci dà un certo senso di vertigini– spiega la direttrice Roberta Nicolò – fin dalla sua prima edizione abbiamo avuto chiara quale dovesse essere la cifra di Endorfine: raccontare il nostro tempo, tematizzando senza paura l’attualità e la cronaca attraverso il linguaggio della cultura. Un linguaggio che ha il pregio di spezzare i pregiudizi, le paure e di aprire ad un ascolto attivo e critico. Con questo spirito abbiamo scelto di affrontare il conflitto israelo-palestinese invitando a Lugano Eshkol Nevo e Suad Amiry. Scrittore israeliano il primo, architetta e scrittrice palestinese la seconda. Ecco perché la notizia, di pochi giorni or sono, dell’impossibilità per signora Amiry di partecipare al Festival ci trova particolarmente dispiaciuti. Suad Amiry, a causa di un improvviso problema di salute, non potrà viaggiare per i prossimi mesi. Le auguriamo di cuore una pronta guarigione e speriamo di poterla accogliere a Lugano in futuro".
Il programma della sesta edizione, sotto il capello Vertigini, affronta alcuni dei macro temi che hanno scandito l’agenda del Mondo nell’ultimo anno. Ampio spazio avrà la geopolitica. Il pubblico del Festival avrà l’occasione unica di ascoltare il Premio Nobel per la pace Dimitri Muratov, un vero e proprio eroe della libertà di stampa, che racconterà a tutto campo il suo Paese: la Russia. Di giornalismo e grandi inchieste parlerà anche il giornalista e conduttore di Piazzapulita Corrado Formigli. Lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, oltre a presentare il suo ultimo libro Legami, affronterà il drammatico conflitto in corso in Medioriente. Il Festival quest’anno getterà uno sguardo importante anche su una potenza emergente non troppo conosciuta alle nostre latitudini, l’India, grazie alla scrittrice Deepti Kapoor. Il suo romanzo L’età del male, che indaga in profondità i meccanismi criminali del Paese, presto diventerà una grande serie tv americana. All’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, il compito di tirare le fila e proporre una visione generale sul presente e il futuro del Mondo, con un occhio alle prossime elezioni americane in agenda a novembre.
Un altro tema in cima alle preoccupazioni dell’umanità è senz’altro quello dell’intelligenza artificiale. Apocalisse o opportunità? A Endorfine ne parlerà lo scrittore cileno Benjamìn Labatut, tra i nuovi romanzieri più popolari del palcoscenico internazionale dopo il successo dei suoi libri Quando abbiamo smesso di capire il Mondo e Maniac. Un’altra questione centrale della contemporaneità sono i social network con le loro opportunità e le loro derive. La giornalista Selvaggia Lucarelli presenterà il suo libro-inchiesta, Il vaso di Pandoro, che ha scoperchiato il caso Ferragni. Infine, un grande autore come Maccio Capatonda racconterà la sua esperienza pionieristica di comico nato sul web, dove tutt’ora spopola, per poi approdare in televisione e sul grande schermo.
Il Comitato e la Direzione tengono a sottolineare che senza l’apporto degli sponsor e dei partner, pubblici privati, sarebbe impossibile realizzare in Ticino un Festival come Endorfine. In primis la Città di Lugano, che garantisce alla manifestazione sostegno logistico e finanziario, il DECS e il main sponsor BancaStato.
Tra le importanti novità di quest’anno, c’è anche un’area ristoro che sarà creata all’interno del Palacongressi, dove il pubblico potrà intrattenersi al termine delle conferenze.
Tutte le info su: www.endorfine.ch