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Cronaca
23.09.24 - 13:010
Aggiornamento: 25.09.24 - 08:10

Fedez vs Tony Effe e viceversa, con la Ferragni in mezzo... L'esilarante sfottò di Repubblica

Francesco Merlo: "È molto facile il rimario e abbonda il turpiloquio nel frasario. Come due poeti si disputano la bella Chiara, ma come due analfabeti la buttano in caciara. Anche la musichetta non è granché, perepepereppeppè"

Alla polemica tra il rapper Fedez - al secolo Federico Leonardo Lucia - e il trapper Tony Effe - al secolo Nicolò Rapisarda - Francesco Merlo ha dedicato un esilarante articolo su Repubblica. Uno sfottò in rima che chiama in causa litigi politici e danteschi...

Nelle ultime settimane se ne sono dette di tutti i colori Fedez e Tony Effe, indiziato di un flirt con Chiara Ferragni. C’erano stati prima gli screzi via social, poi il 'dissing' - duello musicale fra rapper solitamente in rima -. Tony Effe comincia con un "la Chiara dice che mi adora… Fai beneficenza ma rimani un viscido". Poi intitola una canzone Chiara e canta "ti è rimasta vicina nella malattia e quando aveva bisogno sei scappato via"; e ancora "i tuoi migliori amici devi pagarli, hai fatto i figli solamente per postarli".

A quel punto Fedez se la prende con le origini borghesi del rivale, figlio di un gioielliere, e risponde scrivendo L’infanzia difficile di un benestante: "Scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi, quelli come te io li chiamo infami (...), sei finto fuori e marcio dentro… sei troppo figo sei palestrato ma quando parli sei Luca Giurato", e così via. 

Poi Fedez canta Allucinazione collettiva, un presunto inno alla Ferragni: "Io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine… La vita ferisce. Il tempo lenisce. L’amore sparisce. Ma non si capisce (...). Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho. Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più".

Parrebbe una canzone d’amore, ma non per la sua quasi ex moglie Chiara Ferragni. Per lei, è "una finta canzone romantica, priva di sincerità".

Insomma, questi personaggi stanno tenendo banco con le loro probabilmente concordate rime in rap, e stanno fingendo un litigio passionale con l'unico scopo di vendere le loro canzoni e di restare sulla cresta dell'onda. E Francesco Merlo li sbeffeggia alla grande. Ecco un estratto del suo articolo.

"Prima di lodarli perché, nel metodo, sono comunque meglio di Conte e Grillo, di Renzi e Calenda, e ovviamente pure dei miei colleghi giornalisti da insulto, devo raccontarvi, velocemente riassumendo in rima, che Fedez e Tony Effe si sono sfidati a singolar canzone e, rapper contro trapper, se le cantano di santa ragione. Con i loro brani si mordono come cani.

È molto facile il rimario e abbonda il turpiloquio nel frasario. Come due poeti si disputano la bella Chiara, ma come due analfabeti la buttano in caciara. Anche la musichetta non è granché, perepepereppeppè.

È vero che i due monellacci per ora fanno il verso agli insulti che si scambiavano i rapper americani, — è questo il significato di dissing — nella guerra detta dell’hip hop. Sono insomma un po’ “Tu vuò fà l’americano” e un po’ il maccarone di Nando Mericoni.
Ma, fosse pure marketing sponsorizzato, come dice qualcuno, in loro c’è comunque l’eco della “vituperatio iocosa”, la tenzone in versi tra Dante e Forese Donati, per esempio, che se le suonavano, anzi se le sonettavano di brutto. E il sommo poeta all’amico persino rinfacciava di non soddisfare la moglie, la cui «tosse, ’l freddo e l’altra mala voglia» non sono per età «ma per difetto ch’ella sente al nido». Insomma sono sulla cattiva-buona strada Fedez e Tony Effe per cantarci una divina commedia e quindi uscire a riveder le stelle".

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