BELLINZONA – La conferenza stampa appena terminata a Bellinzona si è incentrata in particolare sui rapporti con Berna, da dove ieri è stata definita non legale la scelta del Ticino di chiudere i cantieri. Il nostro Cantone non vuole mollare e sente la vicinanza di un’intera popolazione.
Di cifre economiche questa volta si è parlato poco. Da sottolineare come Vitta abbia detto che le aziende ticinesi che hanno fatto richiesta di lavoro ridotto siano circa 10mila. Un dato impressionante, se si pensa che a Berna nel primo pomeriggio si era spiegato come in tutta la Svizzera esse siano 27mila. Non si sa di quanti lavoratori si parli, a livello svizzero sarebbero circa 400mila.
Dunque, più di un terzo sono ticinesi, un altro numero che certifica quanto il Ticino sia stato e continui a essere colpito in maniera diversa e più importante rispetto al resto del Paese dall’emergenza Coronavirus, su tutti i fronti.
L'auspicio di Vitta è stato che la Confederazione non penalizzi le aziende ticinesi a causa della diatriba in corsa sulla chiusura dei cantieri, non sostenuta da Berna.