BERNA - La Svizzera da più parti ormai non è più considerata un paese neutrale dopo che ha adottato le sanzioni europee contro la Russia e questa immagine può avere un peso anche sull'economia. Stando infatti al Financial Times, sembrerebbe che diversi facoltosi asiatici abbiano deciso di non portare nel nostro Paese i loro soldi.
Il quotidiano ha parlato con banchieri senior di sei delle dieci principali banche svizzere, ottenendo sempre la stessa risposta: c'è preoccupazione in merito alle sanzioni, addirittura da fine 2022. Infatti molti clienti domandavano se i loro soldi erano al sicuro.
"Siamo rimasti non solo sorpresi, ma anche scioccati dal fatto che la Svizzera abbia abbandonato il suo status di neutralità", ha dichiarato un direttore del consiglio di amministrazione che supervisiona le operazioni asiatiche della sua banca. "Ho le prove statistiche che centinaia di clienti che volevano aprire un conto ora non lo faranno più".
La Cina infatti ha rapporti tesi con Taiwan e la paura di molti è che, se dovesse arrivare un conflitto, la Svizzera userebbe le stesse misure in vigore per i russi. Diverse banche hanno già cercato di rassicurare la clientela cinese e il tema dell'effetto delle sanzioni nella gestione dei capitali di chi deposita soldi da noi è uno dei principali all'ordine del giorno per vari CdA.