di Selvaggia Lucarelli*
L’asse da stiro giace in un angolo dello sgabuzzino. L’appretto è solingo e impolverato. Una camicia bianca con una macchia di sugo di pomodoro italiano è abbandonata sul cesto dei panni sporchi. A casa Isoardi tutto parla ancora di lui. Di Matteo.
Del resto, che la storia tra Matteo Salvini e Elisa Isoardi fosse agli sgoccioli era chiaro da un po’: lui ormai riusciva ad essere nello stesso giorno in un campo rom guidando una ruspa, nel bellunese caricandosi in spalla abeti secolari, in laguna a Venezia respingendo l’acqua alta a mani nude, sul volo Rio De Janeiro-Malpensa con Battisti legato e imbavagliato nella cappelliera e a Palermo in una villa confiscata alla mafia mentre nuotava in piscina con la tuta catarifrangente della protezione civile. Riusciva a essere ovunque tranne che a casa con Elisa sua.
E allora, fedele alla promessa di qualche mese fa “Per amore di Matteo resterò nell’ombra”, Elisa ci ha tenuto a farci sapere che per “ombra”, intendeva quella del bastone da selfie e si è vendicata come sa fare lei: con una foto. In principio, al primo sgarro di Matteo colpevole di averla trascurata in vista delle elezioni, la foto fu la paparazzata a Ibiza con un altro. Ma quello era un escamotage per farlo tornare. Per ferirlo nel suo orgoglio da maschio italico.
Per fargli sapere che pure lei è per dare la precedenza agli italiani, possibilmente quelli fighi e che in costume non sembrino un giocatore di bocce da sabbia come lui.
Ora è passata ad attingere dalla gallery del suo cellulare strapiena di selfie con lui, perché sa che Matteo questa volta non tornerà e allora non è più l’orgoglio, quello su cui sparare, ma la dignità. La credibilità.
E in effetti, va detto, col selfie after-sex postato ieri sulla sua bacheca instagram, la Isoardi è riuscita nella rara impresa di essere mediatamente più efficace della vera, unica, insostituibile fidanzata di Matteo Salvini: Luca Morisi. Già me la vedo la Isoardi sfogliare la gallery delle foto con Matteo: questa no che qui lui sta whatsappando con Morisi, questa no che qui Matteo è su FaceTime con Morisi, questa no che Matteo sta mandando il selfie col tiramisù a Morisi, questa no che qui Matteo sta fingendo di aprire la busta della procura ma in realtà era quella delle spese di condominio di Morisi… ecco, questa!
E sceglie con sapiente sadismo quella in cui Matteo pare essere collassato sul letto dopo due gin tonic o una telefonata con Toninelli, e lei invece è un fiore, truccata come in tv e in accappatoio. Quello desnudo è lui, lei è copertissima.
E qui c’è del genio. Elisa non vuole che si dica “quant’è gnocca lei”, ma “che ciofeca lui”. Vuole che tutti dicano: “Il re è nudo! E sta meglio vestito”. Della serie: voi su fb lo vedete col giubbetto della polizia, col cappello della guardia di finanza, con l’impermeabile dei vigili del fuoco, con il mantello di Superman e con lo scudo di Zeus, ma poi io a letto mi ritrovo con Monciccì.
Ed è evidente che questa è la prima seria opposizione fatta a Matteo Salvini dalla sua nomina a ministro. Fossi un leader del Pd chiederei subito tutto il contenuto fotografico del suo telefonino alla Isoardi e nel giro di quindici giorni Salvini finirebbe nella Diciotti a fare il cuoco di bordo. Solo che non esistono leader nel Pd e per giunta, un domani, per ritorsione, qualcuno potrebbe tirar fuori un after sex di Renzi che guarda in camera compiaciuto dopo aver fatto cose contro natura tipo ritirarsi o chiedere scusa a tutti.
Bella anche la frase a corredo del pizzino fotografico della Isoardi: “Non è quello che ci siamo dati a mancarmi, ma quello che avremmo dovuto darci ancora. Con immenso rispetto dell’amore che c’è stato”. Del resto, è immensamente rispettoso pubblicare foto intime in camera da letto di un ministro dopo una rottura. È un po’ come se Macron fosse mollato da Brigitte e per ringraziarla dei 25 anni passati insieme, pubblicasse la foto delle sue ricette mediche per l’osteoporosi.
Salvini, dal canto suo, pare sottovalutare l’indole ritorsiva della sua ex.
L’altra sera era a cena con Annalisa Chirico che l’ha descritto come “molto tranquillo, brillante come sempre, mentre mangiava sushi e beveva champagne”. Le avrebbe anche rispedito indietro dei vestiti a casa sua. Twitta come se niente fosse. Pubblica foto con il ministro ghanese. Percula gli avversari. Il tutto mentre lei, fintamente grata e mansueta, pensa a quale nuova grana scaricargli oltre confine, come la Francia con i migranti.
E non so se Matteo l’ha capito, non so se Luca Morisi gliel’ha spiegato, no so se il suo intuito gliel’ha suggerito, ma con una donna iena e vendicativa mascherata da ex arrendevole e pacificata, c’è da chiudere non solo i porti, ma pure la porta di casa, le persiane e i condotti dell’areazione. Puoi fermare i profughi in arrivo dall’Africa sub-sahariana, caro Matteo, ma non Elisa Isoardi da Cuneo. La pacchia è finita!
*da Il Fatto Quotidiano