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09.11.20 - 16:220

Matteo Pelli: "Capisco che siamo nervosi e preoccupati ma un mezzo potente come i social dovrebbe unire"

"È possibile che ci abbruttiscano in questo modo?", scrive il direttore di TeleTicino e Radio 3iii, in merito agli insulti via social. "Vedo razzismo, maleducazione, intolleranza, invece dovremmo remare nella stessa direzione"

MELIDE - Le autorità e non solo stanno dicendo da tempo che bisogna rimanere uniti e combattere tutti insieme la pandemia di Covid, che solo la comunità farà la differenza. Nella prima ondata si era vista molta solidarietà, mentre ora è parere comune, forse complice la stanchezza per la situazione, sta emergendo il peggio.

Nervosismo, rabbia, frustrazione, verso le misure che limitano la libertà personale, verso chi governa e dovrebbe, per qualcuno, adottarne di più restrittive oppure di meno, a seconda di chi si sente. Battibecchi sui social e non solo su mascherina, misure, vaccini, tamponi.

Anche Matteo Pelli, direttore di Radio 3iii e Teleticino, come tutti, si è reso conto del clima che regna e con un post, che ha raccolto molte condivisioni e commenti, ha chiesto che i social siano un mezzo di unione e non di litigio e divisione.

"Oggi (ieri, ndr) come sempre abbiamo trasmesso in diretta radio e televisiva la conferenza stampa. Oggi, come sempre, abbiamo trasmesso il tutto anche su FB, giusto in un momento così raggiungere quante più persone possibile", spiega.

"Oggi ... mi sono vergognato per i toni usati da alcuni (no non pochi no non sempre i soliti) utenti. Razzismo, maleducazione, intolleranza, in un momento in cui bisognerebbe più o meno tutti remare nella stessa direzione. Ok, siamo più nervosi, più preoccupati, logori e ognuno di noi ha qualcuno più o meno vicino che è stato contagiato o non sta bene ma perché i social ci stanno abbruttendo così tanto?", si chiede.

"Si può essere in disaccordo (benvenga) senza che l’altro sia per forza un imbecille (cogl-str-pirl-sce)? Credo che un mezzo così potente potrebbe aiutare a unire o anche a dibattere ma in maniera civile. Mentre scrivo di getto questo post misurando comunque ogni singola parola per non creare ulteriori polemiche alle polemiche comincio a pensare: mi conviene pubblicarlo e poi leggermi i commenti? Ok, ci provo".

Lo ha fatto. Raccogliendo tanti commenti che gli danno ragione. 

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