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14.02.22 - 10:240

La nuova miss Italia arriva da Scampia. "Abbandonata da mio padre, dedico la vittoria a mamma"

Zeudi Di Palma ha vinto il concorso, ieri a Venezia, dopo che era stata annunciata la sua eliminazione: ma si è trattato solo di un errore tecnico. "Il mio è un quartiere difficile. Gomorra però non è realistica, da noi c'è voglia di emergere"

VENEZIA - Passano gli anni, passano le critiche, si susseguono le mode, eppure Miss Italia non passa mai. Ogni anno (pandemia permettendo, ovviamente) l'Italia elegge la sua miss, la ragazza più bella. Questa volta è toccato ad una ragazza di Scampia, la 20enne Zeudi Di Palma, eletta ieri (è miss Italia 2021, dato che la finale è stata rinviata di 5 mesi). 

Un concorso intramontabile, dove la modernità si mescola con le tradizioni, dove visioni delle donne di oggi e di ieri convivono. E ogni vincitrice racconta una storia. Zeudi non fa eccezione, anzi.

Nata e cresciuta a Scampia, il cosiddetto quartiere difficile di Napoli, si è raccontata al Corriere della Sera. Ha avuto una infanzia complicata: dall'abbandono da parte del padre quando aveva solo due anni alle fatiche della madre. La donna ha cresciuto tre figli da sola, ha perso il lavoro, si è adattata a fare lavoretti, vivendo anche la morte della madre. E ha fondato un'associazione benefica ed è ora consigliera comunale a Napoli.

La figlia le dedica la vittoria. A un certo punto sembrava che Zeudi fosse stata eliminata, ma si è trattato solo di un errore tecnico nell'inserimento dei dati.  “Quando sono stata eliminata ho avuto un attimo di esitazione. Per me è una vittoria inaspettata e davvero bella. Miss Italia è una famiglia ed è un percorso che auguro ad ogni ragazza, al di là della vittoria. Le ragazze sono state stupende e con alcune di loro è nata una bellissima amicizia che intendo coltivare e conservare”, ha detto. La nuova miss Italia è alta 1,72 e ha capelli e occhi castani.

Sollecitata sul suo quartiere, non usa mezzi termini: "I ragazzi qui fanno il doppio della fatica per emanciparsi da certi contesti e proprio per questo lo Stato dovrebbe essere più presente per aiutarli". Ma Gomorra, la celebre serie, non è realistica. "Scampia è una realtà degradata, ma ci sono tanti ragazzi che vogliono emergere e vogliono emanciparsi".

Studia sociologia all’Università di Napoli, ha una vena artistica e vorrebbe continuare a aiutare gli altri, in futuro. 

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