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06.04.16 - 09:410
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Beltraminelli a 360°. «Manovra proporzionata ma non escludo un referendum»

Oggi diventerà Presidente del Governo. «Sui frontalieri, il Ticino vuole qualcosa dalla Svizzera. Non mi gioco tutto sulla pianificazione ospedaliera, e ammiro i docenti»

BELLINZONA - Da oggi, Paolo Beltraminelli è il nuovo Presidente del Consiglio di Stato, raccogliendo il testimone da Norman Gobbi. Sul Corriere del Ticino, in una lunga intervista, ha parlato dei rapporti fra colleghi, della collegialità e soprattutto della manovra finanziaria da 180 milioni. Fra le priorità del Governo, ne cita quattro: il risanamento delle finanze, la riforma fiscale, quella sui ruoli di Cantone e Comuni e la Nuova legge degli impiegati di Stato. Il tema più discusso è senz'altro il primo, con la manovra di risparmio da 180 milioni che sarà presentata presto. «Ha il pregio di essere a largo raggio e proporzionata, con un ampio coinvolgimento di tutti i 5 dipartimenti e un equilibrio tra misure sulle entrate e sulle uscite. È assolutamente necessaria e mi aspetto che venga accolta dal Gran Consiglio. Non posso escludere referendum, è il gioco democratico al quale non mi sono mai sottratto, siamo pronti», ha dichiarato Beltraminelli. Parla di una manovra «ben lontana dai tagli lineari proposti in passato», lontani dalla sua concezione di politica. Bertoli aveva già specificato che la scuola non sarebbe stata soggetta a tagli, e il collega conferma, sottolineando l'ammirazione per un ruolo a suo modo di vedere sempre più difficile come quello dei docenti, che «talvolta pensano che il loro ruolo non sia più sufficientemente considerato». In una società che fa man mano più ricorso a robot, servono «differenziazione e personalizzazione, non il menù fisso», ovviamente uniti a una solida formazione di base. Del pacchetto di risparmio fa parte anche la tassa di collegamento, su cui si andrà alle urne il prossimo 5 giugno: Beltraminelli dichiara che la sosterrà, nonostante il suo partito, il PPD, abbia al suo interno dei contrari e non abbia ancora deciso come schierarsi. Si voterà anche sulla pianificazione ospedaliera, un tema chiave del DSS. «Mi gioco il futuro politico? Non mi pare che le cose stiano così, il Parlamento ha condiviso in modo chiaro la necessità di dotare l'ente ospedaliero degli strumenti per garantire la miglior sanità in Ticino. Sono sicuro che non mancherà il sostegno degli altri Consiglieri di Stato». E a proposito dei rapporti con essi, spiega che il clima è buono e che alcune tensioni sono normali in un Governo a sistema proporzionale. Sul giro di vite sui permessi, «sarebbe stato meglio se Gobbi ci avesse consultato», mentre Bertoli col suo discorso del primo agosto «ha dato l'impressione di non voler rispettare la volontà popolare su un tema molto sensibile nella nostra popolazione» come quello del 9 febbraio. In merito al sistema attualmente in vigore, sottolinea come sia ampio il potere del popolo e limitato quello del Governo, dove la presenza di varie forze politiche è positiva, così come l'assunzione di responsabilità nel parapubblico della Lega, in particolare nella sanità. Infine, uno dei dossier che avrà sul tavolo sarà l'accordo sui frontalieri. «Il Ticino chiede un'adeguata contropartita da parte della svizzera per compensare gli svantaggi della pressione sul mercato del lavoro».
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