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Politica
31.08.16 - 14:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

«Gli 80 km/h? Non basta introdurli solo per otto giorni»

L'Associazione traffico e ambiente (ATA) condivide le misure anti smog di Zali, precisa che sono in linea con quelle applicate in altri cantoni e chiede un paio di modifiche

BELLINZONA - Le misure anti smog di Claudio Zali sono un punto di partenza, ma vanno potenziate. Dopo il no del PLR, l'Associazione traffico e ambiente (ATA), Sezione della Svizzera Italiana, comunica di approvare in linea di massima quanto proposto, che però non è ancora sufficiente. Dopo aver ricordato alcuni studi che certificano i danni alla salute causati da una soglia di inquinamento troppo alta per troppo tempo, e aver sottolineato alcuni dati (nel 2015, per esempio, per le polveri fini PM10, la soglia di allarme di 50mg/m3 indicata nell’ordinanza federale sull’inquinamento dell’aria è stata superata per ben 61 giorni, di cui 24 nel mese di dicembre, quando la stessa ordinanza prevede un unico possibile superamento all’anno), si invita a «intervenire per ridurre gli elementi che sul territorio concorrono a creare inquinamento». Nello specifico, si ritiene che «le misure previste attualmente vadano modificate perché, oltre ad attivarsi troppo poco frequentemente risultano poco incisive vista la situazione stradale del Sottoceneri». Viene precisato come esse "sono in linea con quelle stabilite dalla Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e della protezione dell'ambiente (DCPA) e applicate da praticamente tutti i Cantoni, sebbene con le diversità dovute alle differenti realtà locali». L'ATA propone poi alcuni cambiamenti alle misure. Nel documento di Zali, si prevede che, col superamento della soglia dei 90 μg/m3 in almeno 2 stazioni di rilevamento e condizioni meteo stabili, venga introdotto il limite a 80 km/h per almeno otto giorni sulle autostrade e semiautostrade, oltre alla fissazione della temperatura massima a 20°C in tutti gli edifici dell’Amministrazione cantonale riscaldati con olio combustibile o con combustibili solidi e al divieto di accensione fuochi all’aperto. L'ATA chiede che non venga inserito il limite di otto giorni, ma che la misura degli 80 km/h possa essere applicata senza un massimo temporale. Se vengono superati i 100 μg/m3 Zali vorrebbe introdurre la tanto discussa circolazione a targhe alterne, smorzata dal fatto di rendere gratuiti alcuni trasporti pubblici. ATA aggiungerebbe anche il divieto d’uso di combustibile solido in impianti di riscaldamento secondari. Inoltre nel comunicato si chiede al dipartimento di «proseguire con la politica di riduzione del numero di veicoli in circolazione tramite potenziamento dei trasporti pubblici e contenimento del numero di parcheggi a disposizione", rimarcando con rammarico come dopo la frontiera i trasporti pubblici abbiano un vuoto, per cui «invitiamo il Governo a farsi parte attiva affinché la Svizzera possa avere anche con l’Italia, così come li abbiamo con Austria, Germania e Francia, degli accordi concernenti gli autotrasporti di persone e di merci. Questo permetterebbe ad esempio agli auto postali che oggi si fermano a Novazzano, a Bizzarone e a Chiasso di andare al di là della dogana e effettuare una ulteriore fermata in territorio italiano in piazzali Park&Ride appositamente costruiti e già oggi esistenti, ma poco o non utilizzati».
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