"Prima i nostri", sarà commissione. Delcò Petralli, «due pesi e due misure»

BELLINZONA - E alla fine, Commissione parlamentare fu. Con 58 sì, 10 no e 2 astenuti, il Gran Consiglio ha deciso di accogliere la proposta del PPD di istituire una commissione per trovare un modo di applicare l'iniziativa "Prima i nostri". Alla fine, anche l'UDC, che pure desiderava un tavolo di lavoro, a cui però probabilmente sindacati e Camera di Commercio non avrebbero partecipato, ha accettato la soluzione. Come anticipato, la presidenza va ai democentristi, con Gabriele Pinoja, gli altri membri sono Andrea Giudici (PLR), Sabrina Aldi (Lega), Simone Ghisla (PPD), Henrik Bang (PS) e Tamara Merlo (Verdi). Il PPD, che aveva proposto pochi giorni dopo il voto questo metodo di lavoro, incassa il successo ed esulta, confermando con Maurizio Agustoni la propria disponibilità. «Il PPD esprime soddisfazione per la creazione della Commissione parlamentare incaricata di attuare l’iniziativa “Prima i nostri”, accolta dal popolo lo scorso 25 settembre, e saluta positivamente l’accettazione da parte dell’UDC di questa proposta.La Commissione, composta da 6 membri, con maggioranza assoluta affidata ai partiti di riferimento degli iniziativisti e con la relativa presidenza volontariamente concessa all’UDC, avrà il compito di proporre entro il 31 marzo 2017 una soluzione che rispetti la volontà popolare. Il PPD conferma infine la propria disponibilità a collaborare all’attuazione di “Prima i nostri”», si legge infatti in una nota. Tramite Facebook, la Coordinatrice dei Verdi Michela Delcò Petralli spiega che ha gradito la differenza di trattamento fra l'iniziativa dell'UDC e quella promossa dai Verdi sui salati dignitosi. «Oggi il Gran Consiglio ha deciso di costituire una commissione speciale per applicare "prima i nostri". Commissione che sarà pagata dai contribuenti. Due pesi e due misure. Per la nostra iniziativa sul salario dignitoso si lavora in un gruppo tecnico fuori dal gremio del Gran Consiglio. Io ci sono e non sono pagata. Invece per prima i nostri si stendono i tappeti rossi solo per testare la capacità propositiva degli iniziativisti. Invece di chiedere loro proposte di legge concrete si entra nel gioco dell'oca».