Politica
15.12.16 - 14:190
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Il PPD, «pronti a prenderci la responsabilità. Lega, assumiti le tue!»
Gianora rinuncia al ruolo di relatore del rapporto di maggioranza sul Preventivo, il partito popolare democratico si propone per prendere le redini. «Lo richiede il bene del Cantone»
BELLINZONA - Il PPD è pronto ad assumere il ruolo di relatore in merito al Preventivo 2017, per «portarlo in Gran Consiglio in tempi brevi».
Dopo quanto accaduto ieri, infatti il liberale Walter Gianora ha deciso di rinunciare a fungere da relatore del rapporto di maggioranza. «Il Gruppo PPD+GG, preso atto della rinuncia ufficiale del presidente della
Commissione della Gestione Walter Gianora a fungere da relatore per il Preventivo 2017, annuncia fin d’ora la propria disponibilità ad assumere questo delicato ruolo. Il PPD, come dimostra la storia, è sempre stato pronto ad assumersi qualsiasi responsabilità anche nei momenti più delicati; lo farà senza remore anche in questa occasione, convinto che lo richieda il bene del Cantone e dei suoi abitanti», si legge in una nota del partito popolare democratico.
Che, prima della proposta, non risparmia critiche alla Lega. «Il Gruppo PPD+GG auspica a questo punto che la Lega – partito di maggioranza relativa in
Consiglio di Stato – sappia assumersi le proprie responsabilità e ricompattarsi attorno a un documento che indirizzerà in modo decisivo la politica cantonale dei prossimi anni. Ieri solo 13 deputati leghisti sui 19 presenti in aula al momento del voto (il gruppo conta 21 deputati, ma il presidente Badasci non vota e il capogruppo era assente) hanno votato a favore
del Preventivo. Un sostegno decisamente insufficiente per un partito che si vuole e si dichiara responsabile», è l'attacco.
«Siamo convinti che questa pausa sarà salutare per tutti, e aiuterà ciascun
partito a riflettere su ciò che è disposto a fare di concreto per il bene del Cantone. Il riesame del Preventivo 2017 darà l’occasione al Gruppo della Lega di chiarirsi al proprio interno e con i propri rappresentanti in Consiglio di Stato, ieri comprensibilmente scossi».