Censi, "si chiedono all'economia privata certi criteri, e poi lo Stato si comporta cosi: grottesco! La Argo 1 pagava gli oneri sociali?"

di Marcello Censi*Argo 1, quando l’ente pubblico predica bene, ma razzola male! Un brutto segnale. Il caso dell’Argo 1 è ormai noto a tutti. Ieri in Parlamento ci si aspettava un'assunzione di responsabilità chiara da parte del Dipartimento (non solo di Beltraminelli), che purtroppo non c’è stata. Addirittura in taluni momenti della discussione si è quasi voluto giustificare l’assegnazione di un mandato diretto che di giustificabile ha ben poco, forse nulla. Il Ministro, con grandi ed evidenti difficoltà, si è ostinato a più riprese a voler difendere l’operato di alcuni suoi stretti collaboratori che di fatto non hanno seguito le procedure e hanno commesso degli errori. Non bisogna essere degli scienziati per capirlo. Purtroppo questa poca trasparenza, questo voler quasi nascondere qualcosa non giova alle nostre istituzioni e in particolare a quel senso di fiducia che i cittadini dovrebbero riporre nell’amministrazione pubblica. Di questi tempi qualche dubbio purtroppo sorge! Se vi era urgenza bisognava affidare il mandato ad una ditta seria, rinomata, che magari costava anche qualcosa in più della Argo 1 e successivamente indire un concorso per l’assegnazione di tale mandato. Invece no! Si è voluto affidare un mandato diretto ad una ditta che dal 2011 al 2014 ha cambiato a più riprese ragione sociale, scopo e domicilio. Farebbe pensare ad una delle tante, troppe, società che vedono il Ticino quale territorio fertile per fare e disfare come meglio credono. Una ditta che ha proposto tariffe al limite del dumping salariale (è stato verificato che pagassero regolarmente gli oneri sociali, che i salari corrisposti agli agenti erano in regola?) … ma che secondo il nostro Ministro disponevano di un concetto nella gestione dei migranti innovativo, anzi offrivano delle prestazioni sociali aggiuntive rispetto ai concorrenti che addirittura costavano 15. - in più all’ora. Mi vien da pensare: o i concorrenti sono tutti ladri oppure qualcuno non la racconta giusta! E nel corso del dibattito c’è anche chi si rallegra che l’assegnazione di tale mandato ha permesso al Cantone di risparmiare oltre 1 milione. Sinceramente preferivo spendere qualche risorsa economica in più, avendo però la certezza che la ditta a cui affidavo il mandato garantiva posti di lavoro a condizioni dignitose sul territorio, che dispone di una filosofia aziendale improntata all’etica e alla morale… in particolare per quanto attiene un settore sensibile e complicato come quello della gestione dei migranti. Stiamo parlando di un caso grave, molto grave, anche se alcuni colleghi purtroppo in un dibattito di 3 ore e mezza, alla resa dei conti quasi inutile, si sono permessi di sminuire quanto successo parlando del bel lavoro fatto con i migranti nelle valli, della loro simpatia, etc. ……nulla a che vedere con quanto si stava discutendo. Si chiede all’economia privata di offrire posti di lavoro a salari dignitosi; Si chiede all’economia privata di operare con etica e morale sul mercato; Si chiede all’economia privata che intende lavorare per l’ente pubblico una serie di criteri: certificati ISO, responsabilità sociale, formazione, pagamento dei contributi e oneri sociali e poi l’amministrazione pubblica gestisce in questo modo gli appalti? Grottesco! Per fortuna ieri si ha avuto il buon gusto di rinviare il dibattito sulla revisione della legge sulle commesse pubbliche! Sarebbe stato abbastanza imbarazzante doversi pronunciare su una modifica di legge quando l’ente pubblico, di fatto, si è permesso di gestire appalti milionari con una superficialità inaudita. Spero vivamente si faccia chiarezza fino in fondo a questa vicenda, per la credibilità delle nostre istituzioni e per tutti i contribuenti di questo Cantone. *deputato PLR