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20.09.17 - 08:250
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Il tempo di Burkhalter. "La chiave del nostro paese per essere felice è la forza dello sguardo, l'avvicinamento dei punti di vista diversi".

Il Consigliere Federale si è congedato dall'Assemblea Federale, non senza emozioni e commozione. "Gli anni passano veloci come il tempo sul mio lago di Neuchâtel: è ora di scrivere una nuova pagina. Vedo segni di rispetto, come le stelle nel cielo. Auguro coraggio e lungimiranza"

BERNA - Applausi, fiori, commozione. Didier Burkhalter, con emozione, si è congedato dall'Assemblea Federale: dal 31 ottobre non sarà più Consigliere Federale, ma rimane innamorato della Svizzera e delle sue istituzioni.

"Si dice che c'è un tempo per ogni cosa, bisogna rispettare la necessità di voler scrivere una pagina bianca: per me è arrivato il tempo di partire, che è un po' come morire, ma anche vivere facendo l'occhiolino alla libertà", ha detto.

"Voglio sottolineare un riconoscimento alle istituzioni, al sistema collegiale, niente nel nostro paese è fatto da una sola persona. Con modestia, grazie all'avvicinamento dei punti di vista diversi, riusciamo a affrontare con serenità i periodi bui: la chiave del nostro paese, per essere felice, è lo sguardo che si pone sulle visioni diverse dalle nostre".

"Essere Consigliere Federale ha voluto dire rinunciare e accettare il tempo. Rinunciare che il tempo cambia, accettare i suoi capricci, gli anni passano veloci come quelli sul mio lago di Neuchâtel", ha proseguito, ringraziando il PLR e chi gli ha permesso di sedere dapprima nell'Assemblea federale e poi in Governo.

"Auguro a tutti coraggio e lungimiranza. Grazie alla Svizzera e a chi la abita. Vedo tanti segnali di rispetto, come le stelle nel cielo".

Ha ricordato tre momenti, un giorno, un anno, un periodo: "il 9 febbraio, non un voto contro gli stranieri ma di preoccupazione, con una soluzione da dover trovare nel rispetto delle isituzioni e salvaguardando le relazioni con l'UE. Poi penso al 2014, dove con la nostra neutralità siamo stati costruttori di ponti. Infine cito la guerra in Siria: la solidarietà svizzera è la nostra forza, con il rispetto delle diversità".

Parole commosse, che si sono chiuse con un sentito ringraziamento alla moglie, anch'essa emozionata.

Poi, dopo applausi, abbracci e un mazzo di fiori, i Ministri escono dalla Sala. E il momento della commozione finisce e iniziano i giochi. 
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