Politica
23.03.18 - 22:460
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Gli studenti replicano a Quadri, "sei tu che non hai studiato. Cosa c'entra la Lega? Ma non sa nemmeno cosa hanno votato i suoi rappresentanti in Parlamento?"
Oggi si sono tenuti altri due funerali al diritto allo studio a Lugano. Ma l'attenzione è focalizzata sulla polemica col leghista, "e voleva incentivare la partecipazione giovanile alla politica: dobbiamo dedurre che può essere solo a senso unico, e ci possiamo esprimere solo quando appoggiamo la maggioranza borgese?"
BELLINZONA - Non solo Bellinzona e la sede della Lega: oggi il funerale del diritto allo studio è arrivato anche in due licei di Lugano, conclusione della settimana d'azione nazionale.
"Tali misure d’austerità hanno provocato una drastica diminuzione del numero di studenti e famiglie beneficiarie di una borsa di studio: se nel 2010 veniva accolto il 60% delle domande presentate all’Ufficio degli aiuti allo studio, nel 2015 questo dato era sceso al 45%! Oltre a ciò, va ricordato come dal 2015 gli studenti di Master siano costretti a restituire un terzo della somma ricevuta dal Cantone: con questa misura di risparmio - approvata quasi all’unanimità dal legislativo cantonale - si è quindi deciso di obbligare i neo-diplomati ad entrare nel mondo del lavoro con diverse migliaia di franchi di debito sulle spalle. Alla faccia della lotta all’indebitamento giovanile!", si legge in una nota del SISA.
Gli studenti, dopo l'apparizione di ieri davanti alla sede della Lega, sono stati criticati da Lorenzo Quadri, che si è chiesto come mai non fossero a scuola e se il diritto allo studio equivale a restare studenti a vita senza mai studiare. Avevamo chiesto, subito dopo la pubblicazione dell'articolo nei suggeriti, una risposta al SISA. Non c'è stato bisogno di attendere: la replica era contenuta nel comunicato inviato pochi minuti dopo, nemmeno a farlo apposta. Consapevoli, probabilmente, che il flashmob avrebbe causato discussioni (e dunque acquisito visibilità).
"Dopo il flashmob di ieri di fronte alla sede leghista in Via Monte Boglia, l’azione odierna ha quindi ribadito la ferma opposizione degli studenti alle interminabili misure d’austerità imposte loro negli ultimi anni dai partiti di governo. A questo proposito, ci teniamo a rispondere ai curiosi interrogativi del consigliere nazionale Lorenzo Quadri, che non capisce “cosa abbia a che vedere la Lega con gli smantellamenti scolastici”: tralasciando il fatto che le suddette azioni di protesta non riguardassero la riforma “La scuola che verrà” (su cui il SISA si è già espresso in passato in modo molto critico), stupisce vedere come uno dei capoccia del “movimento” non sappia nemmeno che decisioni abbiano preso i suoi rappresentanti in Governo e Parlamento! ", è l'attacco. "Questi ultimi hanno infatti promosso e sostenuto i tagli alle borse di studio e le varie misure di risparmio nella scuola, compreso il tentativo di estendere al Bachelor la restituzione forzata di un terzo delle borse di studio (tentativo abortito grazie alla mobilitazione studentesca del settembre 2016). Se c’è qualcuno che non ha studiato è proprio lei, onorevole Quadri!".
Infine, c'è un "post Scriptum: criticare (soprattutto se a sproposito) degli studenti che sacrificano la propria pausa pranzo per partecipare ad un flashmob di protesta non si addice proprio ad una personalità che si è spesa in lungo e in largo in favore di un’iniziativa che voleva (o meglio, diceva di volere) rafforzare la partecipazione politica dei giovani. Ne dobbiamo dedurre che per la Lega quest’ultima può essere solo a senso unico, e che i giovani si possono quindi esprimere unicamente quando sostengono l’azione politica della maggioranza borghese in Governo e Parlamento?".