ticinolibero
Politica
02.05.18 - 15:020
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

"Finire la propria carriera lavorativa in assistenza è spesso motivo di profonda vergogna". Il PPD si schiera con gli over 50, "vi aiutiamo così"

Il PPD è da sempre attivo nel mercato del lavoro, adesso desidera presentare degli atti parlamentari che vadano nella direzione di aiutare i disoccupati sopra i 50 anni, "spesso con diplomi obsoleti, impossibilità di riqualificarsi o troppa competenza". Chiesto un aumento del periodo di indennità di disoccupazione

CHIASSO – “Lavorare tutta una vita per poi terminare la propria carriera in assistenza è qualcosa che in un Paese civile e benestante come il nostro non può e non deve accadere. È un’ingiustizia che in quanto tale affligge molte persone ed è motivo di una profonda vergogna e di una forte umiliazione. L’entrata nell’assistenza è da molti considerata come una sconfitta e un fallimento personale. Riflessioni che generano sentimenti negativi di emarginazione, di peso per la società e di inutilità”.

Il PPD, a Chiasso, ha tenuto una conferenza stampa in cui si è concentrato sulla difficoltà delle persone che perdono il lavoro oltre i 50 anni a rientrarvi. Nel nostro Cantone, gli over 50 sono almeno 10mila.

“Spesso e volentieri si tratta di persone con carenze dal punto di vista della formazione professionale, con diplomi obsoleti o con difficoltà nel riqualificarsi. Anche la salute, che risente sicuramente del passare degli anni e delle situazioni difficili dal punto di vista professionale, è un fattore che condiziona molto l’assunzione”, viene spiegato: oppure, pensando alla piazza finanziaria, “tra chi è rimasto senza un posto di lavoro vi sono persone con esperienze e curriculum importanti. Persone che purtroppo a causa di fattori come la concorrenza e l’alto costo salariale per il datore di lavoro (gli oneri) incontreranno non poche difficoltà a firmare un nuovo contratto”.

Già, i datori di lavoro: alcuni sensibili, altri propensi ad assumere questa categoria ma a salari e competenze più basse del dovuto.

Il PPD, è stato sottolineato, da sempre attento alle famiglie, si è fatto sentire con diversi atti parlamentari riguardo il mercato del lavoro, e ora è pronto a presentarne altri proprio a favore della fascia degli over 50. Verrà proporrà in particolare di intervenire sull’Art. 5 L-rilocc dedicato all’assegno di inserimento professionale: “per la categoria degli over 50 il chiediamo quindi di modulare la durata dell’assegno di inserimento in base all’età del disoccupato, garantendone un prolungamento oltre i 12 mesi attualmente previsti. Concretamente al periodo di base garantito dall’Art. 5 L-rilocc si aggiungerebbe un periodo ulteriore, differenziato per età, con un contributo stabilito nel modo seguente: per chi ha tra 50 e 54 anni, 60% del salario per 12 mesi, per chi ne ha fra 55 e 59 il 60% del salario per 24 mesi e per gli over 60 lo stesso 60% per 36 mesi”.

Gli scopi? “Incentivare l’assunzione degli over 50 disoccupati o in assistenza, scongiurare concretamente il rischio che una persona che ha lavorato tutta una vita, termini la propria carriera in assistenza, sostenere finanziariamente le aziende che si impegnano nella formazione e nel reinserimento professionale di manodopera over 50, combattere la spirale negativa di svantaggi e pregiudizi (efficienza, flessibilità…) con i quali sono confrontati i lavoratori in età avanzata e favorire l’assunzione di manodopera indigena”.

I fondi per finanziare tutto ciò si possono trovare grazie alle eccedenze della BNS, per esempio.

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile