di Manuele Bertoli*
Se rivolgo la mente a Genova, non posso fare a meno di pensare all’odore di cibo tra le arcate a fronte del porto, all’odore del mare, al risuonare dei passi e delle voci nei caruggi del centro storico più grande d’Europa. Una città grande e marinara, orgogliosa e cosmopolita, che non ha mai perso la sua dimensione umana.
Oggi non è tempo della politica e delle speculazioni, ma il momento di essere solidali con la regione Liguria, una terra a noi vicina. È il momento di stendere un pietoso manto su quei poveri morti nel crollo del cavalcavia.
Per questo motivo rivolgo a Genova e ai liguri un pensiero di solidarietà, sperando che fatti così non abbiano più a succedere e che la vita delle persone venga sempre per prima, anche se costruire e risanare costa caro.
Perché il prezzo più alto è stato pagato e le vite non si possono conservare in banca.
*Consigliere di Stato