BELLINZONA – Il caso rimborsopoli ha tenuto banco per lunghi mesi, dando vita a accesi scontri in Parlamento, a denunce e atti parlamentari, decreti di abbandono e polemiche. E tutto potrebbe finire con… 3'000 franchi. Insomma, si potrebbe dire a tarallucci e vino.
Come anticipa ticinonews, la Commissione della Gestione potrebbe essere arrivata a una soluzione. Ovvero, chiedere ai Ministri di restituire solamente quanto ricevuto a partire da luglio 2018.
Il motivo? il tema è già abbastanza nebuloso, come si è capito dai dibattiti e dai pareri giuridici di questi mesi.
E per il presidente della Commissione, Fabio Bacchetta Cattori, l’unico documento certo e inattaccabile è la decisione di giugno 2018 del Gran Consiglio. Prima non vi sono sicurezze. Non si intende andare a intentare causa, ma anche in quel caso, i dubbi non svanirebbero e tutti sarebbe attaccabile.
Il PS aveva chiesto di far ridare almeno i rimborsi telefonici degli ultimi 5 anni e della doppia mensilità ricevuta senza aver esercitato per gli ultimi 10 anni, e sulla stessa linea si è allineato a quanto pare Fiorenzo Dadò.