di Ronnie David*
In Ticino vi è un nuovo fronte di sinistra e ambientalista davvero interessante. Capace di raggruppare sotto lo stesso tetto competenze, sensibilità e solidarietà. Una lista fortemente femminile, giovane ma al contempo con esperienza.
Sono gli ingredienti di quella che per alcuni sembrava una missione impossibile, ovvero unire l’area rosso verde alternativa ai partiti di governo. Invece con tanto lavoro sui temi, ma soprattutto tanta forza di volontà di concentrarsi su ciò che unisce anziché ciò che spesso sui temi, anche in maniera marginale, divide.
E ciò che unisce è molto importante, perché vi è la lotta al cambiamento climatico e la transizione ad una società sostenibile, la volontà di riformare il sistema sanitario che deve tornare a servizio dei cittadini e non del business, i temi del lavoro e l’indispensabile necessità di garantire salari e condizioni dignitose alle lavoratrici e ai lavoratori. Senza dimenticare pacifismo, lotta per la parità di genere e per i diritti LGBTQ+.
Verdi, PC e Forum alternativo si dimostrano movimenti anche molto complementari tra loro che faranno confluire le loro sensibilità principali in questo progetto. Progetto che rappresenta l’unica grande novità delle prossime elezioni federali. È davvero troppo urgente spostare gli equilibri a Berna ed in particolare nella deputazione ticinese che per 9/10 sui temi a noi cari non ha nessuna sensibilità.
La lista "Verdi e Sinistra Alternativa" partecipa per dare il proprio contributo fondamentale verso una Svizzera migliore e più rappresentativa delle necessità di chi i miliardi sul conto non li ha e che crede come noi nella necessità di fare tutto il possibile per ridurre il cambiamento climatico e le sue nefaste conseguenze.
*Verdi del Ticino