BELLINZONA - Una vicenda che è purtroppo specchio della società odierna: questo vede Giorgio Fonio nella storia drammatica dell'omicidio di un carabiniere a Roma, ucciso a suon di coltellate. Inizialmente era trapelata la notizia che a ucciderlo fossero stati dei nord africani, poi la smentita, dato che l'assassino parrebbe essere un giovane americano, finito in manette con un connazionale. A fare il giro del mondo ora sono le foto di quest'ultimo bendato e legato durante l'interrogatorio, mentre negli USA insorgono.
Fonio si è lasciato andare a una lunga riflessione. "La morte di questo giovane carabiniere ci sbatte in faccia tutta la bruttura di cui è vittima la nostra società, che se non cambia immediatamente direzione rischia di arrivare ad un punto di non ritorno".
"Il primo punto è quello relativo ai due criminali che giovanissimi, per pochi grammi di coca sono arrivati ad uccidere una persona disprezzando il bene più importante che ci è stato donato: la vita! Inutile dire “non pensavo fosse un carabiniere”. Hanno ucciso accoltellando barbaramente un Uomo e poi se ne sono andati a dormire come se nulla fosse. Una totale assenza di valori che preoccupa e angoscia. Da politico e da padre.", prosegue.
"L’altro punto vergognoso è lo sciacallaggio politico della vicenda. Abbiamo potuto leggere di tutto e di più salvo poi vedere una clamorosa retromarcia quando gli assassini sono stati identificati in due americani e non in due nord africani. Penoso e vergognoso. Perché in pochi minuti sui social si è scatenato un finimondo nel quale leggere le peggiori schifezze. Tifosi e non cittadini. Giustizieri e non persone in attesa di giustizia".
"In queste ore l’unico pensiero da parte di politici seri doveva essere rivolto alla giovane moglie del carabiniere ucciso e alla ricerca della verità volta ad assicurare alla giustizia gli assassini e non una caccia al like che ha avuto l’unico merito di seminare odio e fake news. Sono preoccupato per una società sempre più malata che alla risoluzione dei problemi preferisce seguire aizzatori di popoli", si legge.
Infine: "Un pensiero a questo giovane e alla sua famiglia perché l’unica triste certezza in questa storia è che un giovane carabiniere ha perso drammaticamente la vita mentre stava lavorando per tutelare il proprio paese e i propri cittadini".