LUGANO – Per il Consiglio Federale, è inutile chiudere i valichi secondari: in una risposta a Marco Chiesa, si spiegava chiaramente come la delinquenza non è aumentata e come dunque la misura non porterebbe sufficienti benefici.
“Non li chiudiamo perché come sempre siamo i più zelanti ad applicare le regole di Schengen, anche quelle che ci penalizzano, e manchiamo del coraggio di farci valere nelle relazioni bilaterali”, non le aveva mandate a dire Chiesa stesso.
A reagire male, anche la Lega: “Come volevasi dimostrare, i camerieri dell’UE in Consiglio federale non ne vogliono sapere di chiudere i valichi secondari di notte, così come da decisione del Parlamento federale che – è bene ricordarlo – ha approvato la mozione della leghista Roberta Pantani”, tuona in una nota.
Ma… “il Consiglio federale, asservito a Bruxelles, veda o non veda motivi di chiusura, poco importa: la chiusura l'ha decisa il parlamento tramite approvazione della mozione Pantani; quindi l’esecutivo, come dice il nome, deve semplicemente eseguire”, scrive il Movimento di via Monte Boglia.
Che precisa: “A sostenere la storiella della "chiusura inutile" sono gli stessi burocrati federali che pretendevano di spacciare per inutile anche la richiesta del casellario giudiziale, introdotta dal “ministro” leghista Norman Gobbi, che invece ha impedito a centinaia, se non a migliaia, di delinquenti pericolosi in arrivo dalla vicina Penisola di accasarsi in Ticino ed in Svizzera”-
“Che lasciare le frontiere spalancate ed i valichi incustoditi non pregiudicherebbe la sicurezza, i burocrati bernesi possono andare a raccontarlo di persona a chi vive a ridosso delle frontiere: vediamo come verranno accolti”, è l’invito.
Per la Lega, “la realtà è una sola: i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale hanno paura di reazioni italiane - o peggio ancora: europee - alla chiusura notturna dei valichi secondari. Come se il Belpaese, che giustamente chiude i porti, non fosse in grado di comprendere il legittimo desiderio di sicurezza degli svizzeri. Desiderio basato non su paturnie astratte, ma sulle molto concrete razzie di cui è costantemente oggetto il Mendrisiotto, ma anche il Malcantone”.
“Morale: ancora una volta il CF dimostra di fregarsene dei problemi delle regioni di frontiera, ed in particolare del Ticino!”, conclude amaramente.