di Greta Gysin*
Se fossero fannulloni, pagliacci e imbecilli (quote: deputazione ticinese - sigh!) non avrebbero messo in piedi un’organizzazione così perfetta. Non sacrificherebbero il loro tempo libero per occuparsi di questioni come il sistema economico e le sue conseguenze per l’ambiente e il clima. Non avrebbero workshop e gruppi di discussione. Non avrebbero vietato l’alcool sul perimetro del campo per il clima (!!!).
I giovani per il clima ci sbattono in faccia il nostro fallimento. Quello del sistema, che ci sta portando dritti al dirupo, e quello della politica, che nonostante conosca le conseguenze dell’inazione non ha né la volontà né il coraggio di cambiare le cose.
Per questo le reazioni sono tanto violente - perché dicono la verità: stiamo rubando loro il futuro. Ma invece che assumerci le nostre responsabilità e fare finalmente qualcosa per mitigare il cambiamento climatico, ce la prendiamo - con una violenza verbale e un disprezzo per le opinioni altrui indegni di un Parlamento - con 200 ragazzi preoccupati che manifestano in maniera discreta e pacifica.
Oggi sono in aula, ma col cuore sto sulla piazza.