MORCOTE – Terremoto politico a Morcote. L'unione socialisti e indipendenti hanno chiesto ieri le dimissioni del sindaco Nicola Brivio e di tutto il Municipio. Dimissioni che, da parte di Brivio, sono state rassegnate nella giornata di oggi. Lo comunica, attraverso una nota, lo stesso Municipio che allega la presa di posizione del sindaco.
"L’Unione socialisti e indipendenti – scrive Brivio – chiede le mie dimissioni e quelle di tutto il Municipio di Morcote. La richiesta mi rammarica, perché perviene da un fronte politico composto da persone con le quali ritenevo di avere sinceri vincoli d’amicizia, fondata sul reciproco rispetto e lealtà. Non ho mai mancato, né a loro né a altri, di dare la mia piena disponibilità al dialogo e al confronto, costruttivo, nell’interesse del bene comune. Ad inizio settembre ho allungato la mano a tutte le forze politiche per definire assieme gli obiettivi strategici del Comune sui quali lavorare unanimi per il resto di questa prolungata legislatura, così come alla Commissione della gestione, alla quale, più di una volta, ho sollecitato un incontro per spiegare i progetti e gli approfondimenti che in qualità di Sindaco stavo conducendo".
E ancora: "Il mio comportamento da Sindaco, nell’ultimo anno, non è cambiato di una virgola rispetto agli otto precedenti. Sorprende che la mia attività sia divenuta così criticabile solamente nel corso di quest’anno, cioè dopo aver deciso di proporre una lista indipendente per le elezioni, poi annullate, che avrebbero dovuto tenersi nella scorsa primavera. Tutto quanto da me attuato ed eseguito è sempre stato fatto nell’esclusivo interesse del Comune con lo scopo di farlo crescere, nel rispetto del proprio paesaggio e territorio, forte della propria storia e cultura e a unico vantaggio della propria cittadinanza. Talvolta controcorrente e trovando i bastoni fra le ruote, fortunatamente però sostenuto e valorizzato da persone anche esterne al Comune, che ne hanno intravisto l’enorme potenziale, riconoscendo il valore e la bontà delle mie idee e dei miei progetti".
"Quanto mi è occorso a livello di salute fisica negli ultimi mesi – precisa – mi ha radicalmente cambiato la vita. Soprattutto quando si è in attesa dell’esito di esami clinici si vede tutto quanto gravita attorno a sé stessi con altri occhi, con una sorta di distacco. Quasi per magia appaiono le cose essenziali, che a costo di sembrar banali sono sempre le stesse: gli affetti, la famiglia, il proprio lavoro e, soprattutto, il tempo. Fortunatamente la mia salute si è rilevata essere non così malconcia ma inevitabilmente quanto accadutomi mi ha fatto cambiare, come persona e come uomo. Ecco perché già nelle settimane scorse ho deciso di non più ricandidarmi alle prossime elezioni, comunicandolo personalmente al Consiglio comunale. Per potere avere il tempo di dedicarmi alla mia famiglia e alle mie attività professionali e per poter vivere una vita più tranquilla. A breve sarei rientrato ad occuparmi della pubblica amministrazione e sarei rimasto fino alla fine della legislatura, per rispetto della carica e delle persone che mi hanno eletto e per traghettare fino al prossimo quadriennio quei progetti e quei temi di vitale importanza per il Comune. Ma la richiesta pervenuta ieri e la bramosia che percepisco attorno alla figura di Sindaco mi lasciano concludere che questo sforzo non è indispensabile e la “meritata quiescenza” alla quale sarei giunto ad aprile mi permetto di guadagnarla prima, facendomi un bel regalo di Natale, che spero di passare serenamente con le persone a me care".
"Non ho più la forza – conclude – e il tempo per salire sulle barricate e combattere tutto ciò. Preferisco dedicarmi alle persone che mi vogliono bene e ai miei progetti, di vita e professionali, che sento minacciati da questa dilagante cattiveria. Per questi motivi, con effetto immediato, rassegno le mie dimissioni dalla carica di Sindaco e municipale".