BELLINZONA - Il Piano di Magadino si sta "scairolizzando"? Un interrogativo lanciato dai Verdi, preoccupati per quanto accaduto in particolare ieri a San'Antonino.
Il caso di inquinamento a Sant'Antonino
Un caso di inquinamento ha infatti fatto parecchio rumore. Infatti, c'è stata una moria di pesci che non è passata inosservata. La Polizia cantonale ha spiegato l'accaduto in una nota: "Presso un'azienda specializzata nella produzione e vendita di materie prime di fermentazione e prodotti finiti naturali utilizzati nel settore farmaceutico vi è stata una perdita di acido solforico causata dalla rottura di un tubo" e "parte dell'acido dalla vasca di contenimento si è riversato nel vicino ruscello".
"La perdita ha causato la moria di pesci nel corso d'acqua. Nessuno è rimasto ferito", ha fatto sapere ancora la Polizia, che ha aperto una inchiesta. Al momento del comunicato erano in corso operazioni di contenimento e neutralizzazione dell'inquinante e veniva sconsigliato l'utilizzo dell'acqua, per esempio lasciando abbeverare gli animali, dei canali sul Piano di Magadino nel Comune di Cadenazzo. (leggi qui)
I Verdi: "Si imponga anche il ripristino"
I Verdi si definiscono preoccupati per fenomeni che succedono troppo spesso. "Siamo alle solite. I riali e ruscelli del Ticino troppo spesso diventano i ricettacoli per ogni tipo di inquinante industriale, per negligenza o desiderio di risparmio", sbottano in una nota.
E analizzano: "Il vero problema sono infatti le sanzioni, talmente modeste da non fungere da deterrente. Talvolta la sanzione è addirittura minore della tassa per uno smaltimento corretto". Cosa fare, dunque? Per il movimento ecologista "a chi causa il danno, andrebbe imposto anche l’obbligo di ripristino".
La domanda è se ci si era sufficientemente premuniti contro il rischio
"Siamo orami abituati a collegare queste tristi notizie al Pian Scairolo e alla Piana del Vedeggio. Che il Piano di Magadino si stia “scairolizzando”?", così termina la nota.