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11.05.22 - 12:580

Schönenberger bombastico: siluri a destra e, soprattutto, a manca

Il leader dei Verdi: la municipale socialista Cristina Zanini Barzaghi non é all’altezza; le istituzioni sono deboli: il Municipio di Lugano è in ritardo sui tempi; nel PLR ha prevalso la corrente reazionaria…

LUGANO – La municipale socialista Cristina Zanini Barzaghi non é all’altezza. Le istituzioni sono deboli. Il Municipio di Lugano è in ritardo sui tempi, nel PLR ha prevalso la corrente reazionaria… Nicola Schönenberger ne ha per tutti e si chiede anche se è necessario che la sinistra mantenga un seggio in Consiglio di Stato e in Municipio. Capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale per due legislature, deputato e leader in Gran Consiglio, nonché copresidente cantonale del partito, Schönenberger ha scaricato la faretra lanciando frecciate velenose in una lunga intervista pubblicata oggi da LaRegione. Ha lasciato a malincuore la politica per un prestigioso incarico professionale: la direzione del Giardino botanico di Ginevra.

Lugano, afferma Schönenberger, “è rimasta sostanzialmente ferma, e quindi è peggiorata. Non ha saputo anticipare i trend, né mantenere l’immagine e la forza della Città e lo si vede da diversi indicatori”.

 

Poi la stoccata alla Sinistra: la qualità delle persone in lista è un elemento fondamentale, soprattutto a livello comunale, afferma, “ed è il grande problema della sinistra luganese. Deve far riflettere che il Ps si aggrappi a una figura come Cristina Zanini Barzaghi, che non è rappresentativa della sinistra. E questo determina una decrescita del partito. Il Ps purtroppo negli ultimi tempi ha candidato figure deboli per il Municipio, rispetto ad altri partiti come Lega e Plr. Se si candidano persone deboli o, peggio, si ricandidano municipali che hanno dato prova di non essere stati all’altezza del compito, è chiaro che si perde”.

 

Secondo Schönenberger, Zanini Barzaghi non è all’altezza “nella credibilità del discorso pubblico, portando avanti diverse contraddizioni. Nella mancanza di coraggio e nell’incapacità di opporsi con decisione all’andazzo maggioritario imposto dalla destra. Spesso ho sentito la scusa del ‘sono in minoranza e quindi non posso’. Ma non tiene: se si hanno la credibilità, gli argomenti e il coraggio, si riesce a far passare quantomeno indirettamente parte della propria agenda politica. Il dossier del Polo sportivo e degli eventi ha illustrato in modo chiaro la debolezza strategica del Ps, che ha aderito a questo progetto contro i propri principi. Alla municipale manca la capacità gestionale e di conseguenza il peso politico. È certamente difficile, in minoranza, ma la politica è impietosa”.

 

E alla domanda “chi potrebbero essere le persone giuste a sinistra per il Municipio”, risponde: “Non le vedo. Nei Verdi ci sono diverse persone in gamba, ma non saranno ancora mature al prossimo appuntamento elettorale per un Municipio. Nel Ps invece le figure più valide come Raoul Ghisletta e Aurelio Sargenti sono quelle anagraficamente più anziane e questo è un problema. Non vedo d’altra parte né Tessa Prati, né Carlo Zoppi, né Mattea David adatti per l’esecutivo, quantomeno oggi. Credo che l’erede di Zanini Barzaghi sarà Prati, ma sarà un ‘cavallo’ sbagliato, di nuovo. A meno che non salti fuori qualche figura di spessore nel frattempo”.

 

Duro il giudizio anche sui giovani politici: “Credo che, anche a causa dei social media, ci sia il solito grande equivoco fra l’essere e l’apparire. Sono troppo preoccupati di quest’ultimo. Bisogna imparare a lavorare su dossier complessi, farsi una propria idea, verificarla e poi portarla avanti. Quali sono le battaglie dei giovani consiglieri comunali? Ma questo è un discorso che non riguarda solo i giovani del Ps chiaramente. La Lega chi ha dopo Foletti e Quadri? E il Ppd ha perso una grossa occasione, perché a differenza di altri partiti dei giovani bravi li aveva, ma ha messo loro davanti Filippo Lombardi tarpandogli le ali. Non è stata una buona mossa a lungo andare. Anche il Plr ha nomi interessanti, ma la vera sfida per loro è dimostrare coraggio. Con Guido Tognola hanno fatto un tentativo. Lui avrebbe potuto fare la differenza, non solo per il partito ma per la Città. Ma poi ha prevalso la corrente reazionaria della loro cultura politica”.

 

Una battuta, infine, sull’opportunità di un’alleanza tra Verdi e Socialisti alle cantonali del 2023 e alle Comunali 2024. È possibile che ci sarà, dice Schönenberger. “Ma la vera domanda è: è necessario che la sinistra mantenga un seggio in Municipio rispettivamente in Consiglio di Stato? O forse si è più incisivi ed efficienti come opposizione? Bisogna chiederselo, soprattutto se non si hanno le figure giuste. Ma è un problema più luganese che cantonale questo. In generale, affinché si arrivi a un accordo credo che si debba andare maggiormente all’attacco. Ci vuole coraggio nel presentare volti nuovi e poi va fatto un vero discorso di area”.

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