BERNA - Da dicembre l’Italia ha sospeso l’applicazione dell’accordo di Dublino, ciò che ostacola il rinvio all’Italia dei clandestini che entrano in Svizzera dal Ticino. “Intanto la pressione sulla porta sud della Svizzera aumenta, e non tutti i migranti economici che arrivano sono semplicemente in transito attraverso il nostro Paese”, afferma il consigliere nazionale della Lega Lorenzo Quadri.
Un paio di settimane fa responsabile della SEM Christine Schraner Burgener ha scritto a Roma chiedendo la riattivazione dell’accordo di Dublino. Il governo italiano ha risposto che si cercherà di farlo “il più rapidamente possibile”, senza però indicare una tempistica. “Gli accordi di Schengen e Dublino non funzionano", constata Quadri, "altrimenti gli ingressi illegali di persone provenienti da Paesi terzi considerati come sicuri, ovvero tutti quelli che circondano la Svizzera, dovrebbero essere sistematicamente impediti e i richiedenti immediatamente espulsi”.
Considerato che vari Stati membri UE sospendono l’applicazione delle regole di Schengen a ogni crisi migratoria, anche per lungo tempo, il Consigliere nazionale chiede al CF se sia sua intenzione sospendere l’applicazione dell’accordo di Schengen e quindi ripristinare i controlli sistematici al confine con l’Italia, almeno fino a quando Roma non deciderà di riattivare l’accordo di Dublino.