BELLINZONA - È di oggi la notizia che anche il Consiglio Federale, dopo le indicazioni del Nazionale, ha deciso di non esportare armi in Ucraina. Una comunicazione che senza dubbio fa felice l'UDC, che con una iniziativa cantonale di Tiziano Galeazzi ha chiesto proprio che non sia possibile mandare del materiale per combattere a paesi coinvolti in una guerra.
"L’UDC Ticino mediante un’iniziativa cantonale firmata Tiziano Galeazzi chiede il Cantone di
intervenire con forza presso l’Assemblea federale affinché la Svizzera non riesporti armi o
munizioni in paesi che sostengono uno o l’altro belligerante in un conflitto armato, evitando pure un’indicazione proveniente dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU", si legge.
"La Svizzera deve assolutamente salvaguardare la sua neutralità storica a beneficio della comunità internazionale", prosegue il comunicato stampa democentrista, partito che "chiede che il Cantone Ticino si faccia avanti a Berna chiedendo con vigore che l’Assemblea federale non consenta la riesportazione di materiale bellico verso paesi che sostengono uno o l’altro belligerante in un conflitto armato, indipendentemente di eventuali indicazioni contrarie provenienti dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Quest’ultimo dovrebbe piuttosto occuparsi di mediare la pace in tutti i conflitti aperti nel mondo".
La motivazione? "Per secoli, la storica e comprovata neutralità svizzera ha permesso al nostro paese di adoperarsi per la pace a beneficio della comunità internazionale. Intromettersi ora indirettamente nel conflitto armato su territorio ucraino significherebbe creare un precedente che condannerebbe il nostro Paese a perdere la sua neutralità e a tradire la sua storia".