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TiPress/Massimo Piccoli
Politica
27.04.23 - 09:130

Lugano, Badaracco rompe il tabù: "Plr e Centro si alleino per le prossime Comunali"

Il vicesindaco: “Sono consapevole che lanciare una tale riflessione all’interno dei rispettivi partiti può creare nervosismo o fare rumore. Ma mi sembra giusto farlo”

LUGANO – Il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco lancia un’idea destinata a far discutere. A suo avviso, in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, è giunto il momento di rompere un tabù: Plr e Centro devono allearsi, dimenticando il flop delle federali del 2019. “Anche in Ticino – afferma in un’intervista rilasciata al Corriere del Ticino - è finito il periodo delle maggioranze monopartitiche. E quindi penso che i tempi siano maturi, almeno per aprire una riflessione”.

Sono perfettamente consapevole, precisa, “che lanciare una tale riflessione all’interno dei rispettivi partiti può creare nervosismo o fare rumore. Ma mi sembra giusto farlo”.

Già da alcune legislature, ricorda Badaracco, Lega e Udc e Ps e Verdi formano delle alleanze elettorali con l’unico scopo di rafforzare il proprio fronte ideologico comune nell’ottica di ottenere maggiori consensi e quindi più seggi operativi in ambito decisionale: “Ciò accade regolarmente in ambito di esecutivi, per il Consiglio di Stato e nei Municipi delle grandi città. In sostanza si formano due blocchi, uno di sinistra e uno di destra, con intenti comuni subito riconoscibili agli elettori”.

Secondo il vicesindaco di Lugano un’alleanza tra il suo partito e il Centro “potrebbe rappresentare un’alternativa forte e solida agli altri due poli, difendendo meglio temi importanti per la popolazione che spesso sono comuni e tornando a essere una forza trainante – e non a rimorchio come purtroppo talvolta veniamo percepiti –, in un contesto delicato come quello luganese. Il Plr a Lugano ha perso la maggioranza relativa nel 2013, che da allora è passata prima alla Lega e ora a Lega-Udc. Grazie a questa alleanza i loro tre seggi non sono mai stati messi in pericolo grazie alla somma delle rispettive forze elettorali. Vedendo anche i risultati di queste cantonali a Lugano fra un anno la situazione non cambierebbe sostanzialmente. D’altro canto la somma di Ps e Verdi in città potrebbe oltrepassare il 20%, una soglia che aprirebbe loro la strada all’ottenimento di un secondo seggio in Municipio. In mezzo vi è il Plr, con i suoi due seggi e un seggio del Centro, tutti da difendere. Insieme queste forze politiche possiedono lo stesso numero di municipali di Lega e Udc e potrebbero rafforzare le loro posizioni e addirittura diventare la forza elettorale maggiore in città”.

Badaracco spiega che i due partiti hanno posizioni simili su molti temi: “economia, libertà, solidarietà e anche ambiente, con soluzioni pragmatiche che non possono essere connotate come di sinistra ma neppure di destra. Potremmo dimostrare che i valori che hanno fatto la fortuna della Svizzera moderna possono essere reinterpretati e applicati ancora oggi. Obiettivi come apertura verso il mondo, meno burocrazia, un ente pubblico regolatore e facilitatore potrebbero essere facilmente condivisibili da un polo del centro e dal suo elettorato”.

Secondo il vicesindaco di Lugano, dopo il banco di prova delle elezioni cantonali occorrono nuovi approcci, altrimenti si marcia sul posto o si perde: “Una riflessione è giusto farla e non escluderla a priori. Ricordiamoci che alla fine comunque è l’elettore che decide e proporsi come alternativa forte e credibile agli altri poli, con idee ben precise, credo che possa essere una carta vincente”.

 

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